Tragedia in città questo venerdì 3 maggio. Un neonato è morto in casa. La Procura ha aperto un’indagine per accertare meglio quanto accaduto.
Pescara sotto choc per quanto accaduto nel quartiere San Donato. Un bambino di poche settimane ha perso la vita in casa. Sono stati i genitori a lanciarlo. Per il ragazzino, però, non c’era più niente da fare. Il personale medico ha potuto solo constatare il decesso.
Sul posto sono arrivati anche gli agenti di polizia che hanno svolto tutti gli accertamenti del caso. La Procura ha aperto un’indagine per avere un quadro più chiaro e comprendere le reali cause della morte del bambino.
L’allarme dei genitori
Come accennato in precedenza, sono stati i genitori a lanciare l’allarme. Il neonato nel lettino non dava segni di vita e così sono stati chiamati i servizi di emergenza. All’arrivo, però, il personale medico non ha potuto fare a meno di constatare il decesso del bambino. Sul posto erano presenti anche gli agenti delle forze dell’ordine per effettuare alcuni controlli.
Le cause della morte verranno comunque chiarite dall’autopsia. La Procura ha autorizzato questi accertamenti medici e nelle prossime ore toccherà al medico legale confermare se si è trattato di morte naturale o dietro c’è qualcos’altro.
Il punto sulle indagini
Al momento tutte le prove raccolte fanno pensare ad un caso di cosiddetta morte in culla. Sul corpo del bambino, infatti, non sono presenti segni di violenza o altro che possano far pensare a cause particolari. Ma preferiamo mantenere il massimo riserbo almeno fino all’esecuzione dell’autopsia.
In attesa di ulteriori accertamenti da parte degli inquirenti, va detto questo la morte del bambino sconvolse l’intera città di Pescara. Diversi i messaggi di cordoglio e in centinaia parteciperanno all’ultimo saluto previsto solo al termine dell’approfondimento.
