A Venezia gli scatti di Aurelio Amendola raccontano Burri, Vedova, Nitsch – .

A Venezia gli scatti di Aurelio Amendola raccontano Burri, Vedova, Nitsch – .
A Venezia gli scatti di Aurelio Amendola raccontano Burri, Vedova, Nitsch – .

da Redazione, pubblicato il 04/05/2024
Categorie: Mostre / Disclaimer

Dal 4 maggio al 24 novembre 2024, allo Spazio Vedova di Venezia, gli scatti di Aurelio Amendola raccontano le azioni e i gesti di tre grandi protagonisti del Novecento: Burri, Vedova, Nitsch.

Dal 4 maggio al 24 novembre 2024, Spazio della vedova In Venezia ospiterà scatti di grandi dimensioni da parte del fotografo Aurelio Amendola a cura di Bruno Corah, raccontando l’opera di tre protagonisti assoluti dell’arte nel 20 ° secolo. La mostra fotografica dal titolo Amendola. Burri, Vedova, Nitsch: Azioni e gesti è prodotto da Fondazione Emilio e Annabianca Vedova in collaborazione con Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri. In una carriera lunga più di sessant’anni, Aurelio Amendola si è dedicato con passione ai ritratti degli artisti nei loro atelier; un’intuizione che lo ha guidato, in tempi e luoghi diversi, alla realizzazione delle fotografie a lui dedicate Alberto Burri, Emilio Vedova E Hermann Nitsch che compongono questa mostra, maturando l’idea di una mostra sulle loro azioni e gesti. Tre opere completano la selezione fotografica: Plastica M11962 di Alberto Burri, Non Colomba/Breccia 1988 III (op. 1 – op. 2), 1988 di Emilio Vedova, ed infine 18b.malaktion, 1986 di Hermann Nitsch. Il rapporto tra Emilio Vedova e il fotografo Aurelio Amendola è documentato nelle sequenze dedicate all’artista e al suo lavoro in studio; nelle foto, i gesti di Vedova si aprono in una varietà sconfinata di interventi, in cui solchi, incisioni, sovrapposizioni, schizzi e grumi di materia mantengono costante la tensione pittorica. Così come solo la luce del fotografo illumina Burri mentre opera la combustione e ferma il momento delle azioni di Nitsch con la sua dirompente volontà di liberare corpo e spirito.

“A Venezia, la Fondazione Vedova completa l’esperienza espositiva realizzata in collaborazione con gli Ex Seccatoi del Tabacco di Città di Castello, città natale di Alberto Burri, e il Museo Nitsch di Napoli, dove Hermann Nitsch lavorò a lungo, proseguendo il percorso tracciato dal artisti anche nella loro costante frequentazione tra Roma, Venezia, altri luoghi ed eventi diversi”, spiega il curatore, Bruno Corà.

“La mostra mette in luce le diverse modalità “operative” dei tre Artisti e le loro attitudini espressive e, allo stesso tempo, offre al più vasto pubblico un ampio spettro di indagine sulle caratteristiche di un grande fotografo italiano che con i tre Maestri ha costituito un un’amicizia duratura e reciprocamente fruttuosa”, continua Alfredo Bianchini, Presidente della Fondazione Vedova.

Note sull’artista

Nato a Pistoia (19 gennaio 1938), nel corso della sua attività di fotografo d’arte, Aurelio Amendola si dedicò a temi contemporanei, arrivando a collezionare una vera e propria Galleria di ritratti dei più celebri maestri del XX secolo. Grazie alla lunga conoscenza personale di molti di loro, realizza innumerevoli monografie accompagnate dai suoi scatti. Si distingue anche per le celebri fotografie delle sculture del Rinascimento italiano e di quelle dedicate alla tradizione classica. Amendola si è avventurato anche nella poetica dei luoghi: il Duomo di Milano, Matera, San Galgano, il parco delle sculture della Collezione Gori – Fattoria Celle di Santomato, il Vittoriale degli Italiani, il Grande Cretto di Burri a Gibellina. Le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni private e pubbliche, tra cui: Fondazione Maramotti, GAM, Fondazione Arnaldo Pomodoro, MAXXI, Fondazione Alberto Burri, Uffizi. Innumerevoli i riconoscimenti: Premio Cino da Pistoia (1997); Il Micco (2012); Diploma accademico Honoris Causa in Arti visive e titolo di Accademico d’Italia (2014); docufilm Obiettivo sull’arte (2015, regia di Beatrice Corti); premio Una vita per l’arte (Gaeta, 2016). Tra le mostre nazionali e internazionali si ricordano: Milano, Palazzo Reale, 1995; Firenze, Cappelle Medicee, 2007; nel 2009, insieme ad altri artisti, è stato ricevuto da Papa Benedetto XVI nella Cappella Sistina; San Pietroburgo, Museo dell’Ermitage, “Michelangelo Scultore”, 2012; Nizza, Galleria Sapone, “Alberto Burri”, 2014; Milano, Triennale di Milano, “In Atelier. Fotografie dal 1970 al 2014”, a cura di Vincenzo Trione, 2014; Pistoia, Pistoia Musei, “Un’antologia”, a cura di Paola Goretti e Marco Meneguzzo, 2021 (in viaggio nel 2022 al Castello Svevo di Bari); Firenze, Museo Opera del Duomo, “Lo sguardo di Aurelio Amendola tra naturalismo e astrazione”, 2022; Florida, Palm Beach, Galleria Holden Luntz, 2023; Città di Castello (PG), Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, “Amendola. Burri, Vedova, Nitsch: Azioni e gesti”, 2023 (viaggio a Venezia, Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, 2024)

A Venezia gli scatti di Aurelio Amendola raccontano Burri, Vedova, Nitsch

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