il palinsesto dell’evento rinviato Piazza Muzii è ormai morto – Pescara – .

PESCARA. «Sarà la quinta estate senza eventi. Piazza Muzii ormai è morta”. C’è amarezza tra i negozianti del centro che attaccano l’amministrazione guidata dal sindaco Carlo Masciresponsabile «di aver passato la palla al prossimo consiglio comunale, per cui se fosse un errore sarebbe imbarazzante, ma se fosse voluto sarebbe ancora peggio», spiega Filippo De Bonisreferente per la sede di Piazza Muzii.
Il tema è legato all’esenzione per organizzare alcuni eventi nel cuore della movida, che avrebbe dovuto essere votata in consiglio comunale, ma che è stata rinviata nella riunione del 24 aprile, l’ultima di questa amministrazione.
IL PIANO ANTIRUMORE Nel luglio 2023 le associazioni di categoria, Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato, avevano presentato osservazioni al piano antirumore approvato dal Comune, entro i 60 giorni previsti dalla legge. Per diversi mesi non c’è stata risposta da Palazzo di Città, finché a marzo la Commissione di Controllo e Garanzia ha riacceso i riflettori sulla questione, per capire che fine avessero fatto le richieste degli operatori.
LA PROPOSTA Tra gli elementi evidenziati dai rappresentanti dei datori di lavoro c’è la proposta che i locali organizzino entro le ore 23, in deroga, eventi culturali, musicali, enogastronomici e di promozione del territorio. Le attività commerciali hanno voluto animare la piazza con due eventi al mese, nei mesi di giugno, luglio e agosto e nel periodo natalizio, tra l’8 dicembre e il 6 gennaio.
OK DELL’ART La richiesta è stata sottoposta al parere dell’Arta che lo scorso novembre si era espressa favorevolmente sul punto ritenendo, come si legge nel documento, che trattandosi di manifestazioni “a carattere culturale, enogastronomico e di promozione territoriale, presumibilmente non sono critici dal punto di vista delle emissioni sonore, a differenza di quelle di carattere musicale che solitamente rappresentano una criticità, a meno che non siano progettate sotto la supervisione di un tecnico competente in acustica, che ne regola i livelli di emissione, mantenendoli al di sotto dei 70 decibel”. Anche la previsione di 2 eventi mensili entro le 23, per l’Arta «è ragionevole, a condizione che si realizzi un’adeguata diversificazione nella natura degli eventi stessi, limitando quelli musicali e che sia prescritto l’obbligo di sorveglianza acustica dell’evento».
DECISIONE RINVIATA A questo punto mancava solo il parere del consiglio comunale che avrebbe dovuto dare il via libera all’esenzione, nel corso dell’ultima riunione del 24 aprile. «La discussione è stata rinviata perché non è stato richiesto il parere obbligatorio della Commissione Ambiente», spiega Andrea Lucchil’avvocato dei commercianti di piazza Muzii.
ACCUSE E POLEMICHE «Ora una delle due cose: o è un errore volgare e grave, o peggio, è stata una strategia precisa quella di rinviare tutto e, visto il periodo elettorale, di non discutere con i residenti. Temiamo che questa seconda opzione sia la più probabile”. «Con le elezioni previste per l’8 e 9 giugno, passeranno sicuramente settimane tra l’insediamento del nuovo consiglio comunale e l’affrontare la questione», precisa De Bonis. «Anche con la deroga gli eventi dovranno comunque essere autorizzati con 15 giorni di anticipo, quindi non si potrebbe organizzare nulla prima di agosto. Ciò significa che sarà un’altra estate tranquilla. È ormai chiaro a tutti che per la Giunta Masci l’intrattenimento è un problema da reprimere e non qualcosa da valorizzare. È triste pensare che a Pescara il primo maggio non sia stato organizzato nulla. La cosa che ci dà fastidio è che abbiamo presentato le osservazioni un anno fa”.
BUSKERS Per provare a salvare l’estate, De Bonis lancia una provocazione. «In Italia è stata fatta la legge, trovato l’inganno. Se un artista di strada vuole esibirsi, ne fa richiesta al Comune che viene autorizzato contestualmente alla sua presentazione, dandogli la possibilità di esibirsi dove vuole entro le 21.00. A questo punto gli artisti di strada vengono in piazza Muzii”, racconta.
LAMIERE FONOASSORBENTI Tra le osservazioni delle associazioni c’era anche una richiesta di chiarimenti su chi dovrebbe sostenere la spesa per l’installazione dei teli fonoassorbenti prevista nel piano antirumore. Nella delibera che doveva essere approvata nell’ultima seduta di consiglio, il Comune ha precisato che le spese sarebbero a carico dei locali. «Questo è un altro aspetto ridicolo», commenta Lucchi «imbarazzante, perché in tutti gli altri comuni dove sono stati installati questi pannelli, il costo è stato sostenuto dall’ente pubblico».
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