“Le persone con disabilità utilizzano le rampe, gli ascensori sono fuori uso per mesi” VIDEO – .

Quando si parla di barriere architettoniche non bisogna intendere solo l’assenza (o la mancata presenza) di scivoli, rampe e di tutte quelle strutture che permettono a ciascuno di muoversi liberamente, secondo le proprie caratteristiche. Basta anche un servizio scadente per rendere impossibile la vita di tutti i giorni, soprattutto nei luoghi chiave. Questo è il caso delle persone con disabilità che frequentano il Centro diurno socio-riabilitativo Serra Spigasotto gli auspici diAsp di Cosenza. Una struttura molto frequentata, attiva dal 2009, che offre servizi di neurologia, psichiatria, terapia del dolore, oculistica, neurologia riabilitativa, medicina del lavoro, igiene pubblica e riabilitazione della sclerosi multipla. In sostanza: un punto di riferimento per i cosentini con disabilità e i loro accompagnatori. È un peccato che l’ascensore non funzioni ormai da due mesi. È inutile provare a premere quel pulsante rosso perché non si accenderà mai: è fuori servizio, come dice un cartello.

A lanciare l’allarme è stato il presidente della Movimento per la difesa delle persone con disabilità (Mdd), Gianfranco Cristiano. Un passato da calciatore conosciuto in città (componeva con altri due calciatori del Cosenza il celebre trio “Didì-Vavà-Pelè”, sulla scia del più celebre trio carioca), un presente da combattente tra l’altro, tanto terreno più difficile: quello della sensibilizzazione sui temi sociali. Ormai da settimane il presidente Cristiano denuncia il grave disservizio all’Azienda sanitaria provinciale, ma al momento nessuno si è attivato, come testimonia l’intervista rilasciata a Online la Gazzetta del Sud. L’effetto collaterale più grave di questo malfunzionamento è l’impossibilità di raggiungere facilmente i piani della struttura, dove si trovano diversi servizi (alcuni anche al terzo piano). Per fortuna sono state messe a disposizione due sedie a rotelle per trasportare le persone con disabilità lungo le rampe, ma per gli accompagnatori (così come per gli utenti) la soluzione ripiego non può certo diventare la regola. Eppure, ormai da quasi 60 giorni, quell’ascensore non va né su né giù. Perché è fuori servizio. Un servizio necessario, indispensabile in ogni luogo civile.

 
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