Voli Marconi, il Comune di Bologna al ministero: “Controllate il rumore”

Voli Marconi, il Comune di Bologna al ministero: “Controllate il rumore”
Voli Marconi, il Comune di Bologna al ministero: “Controllate il rumore”

Bologna, 4 maggio 2024 – Un anno dopoPosizione assunta dal sindaco Matteo Leporeche ha portato ad un intervento per evitare i voli notturni sulla città, il Comune interviene nuovamente sulla questione del rumore aeroportuale. Questa volta, Palazzo d’Accursio scrive direttamente al Ministero dell’Ambiente chiederne uno verifica dei livelli di traffico e degli impatti ambientali al 2024 per capire se sono in linea con le previsioni contenute nel masterplan al 2023. “Anche in considerazione delle criticità acustiche emerse nel corso del 2023 e della situazione di non conformità illustrata dal gestore aeroportuale nella relazione annuale relativa al 2023, il crescente del traffico aereo registrato e previsto nei prossimi anni, l’amministrazione comunale ritiene tanto più necessaria questa verifica da parte dell’Enac, sulla quale il Ministero dell’Ambiente si esprimerà”, spiega il Comune, che ha ricordato al ministero Pichetto Fratin gli obblighi derivanti dall’approvazione ministeriale del Masterplan aeroportuale. Il punto, insomma, è capire se i dati di traffico e gli effetti in termini di rumore e atmosfera sono in linea con le previsioni del piano.

Dovrà farlo costituire l’occasione per verificare se le proiezioni sono state realizzate nel masterplan i numeri reali siano allineati e se necessario intraprendere ulteriori azioni di contenimento”, esorta Palazzo D’Accursio.

Il vicesindaco e assessore all’Ambiente aggrava la situazione, Emily Clancy con un pressing rivolto soprattutto a L’Enac (Ente nazionale dell’aviazione civile sottoposto al controllo del Ministero dei Trasporti), per verificare i numeri del traffico aereo: “Abbiamo deciso di attuare un’azione forte che ci permetterà di farci carico di ciò che sta accadendo. L’aeroporto non è solo un’infrastruttura, ma anche una realtà con ricadute ambientali”, ricorda Clancy, che spiega alla Camera perché l’amministrazione ha deciso di chiedere un intervento del ministero dell’Ambiente sull’Enac.

“I dati del 2023 hanno registrato un aumento dei voli rispetto agli anni precedenti e sono stati raggiunti i livelli massimi di rumore”, ricorda il vicesindaco. E alla Camera fa sapere di ricevere «rapporti quotidiani, come fanno i tecnici del Comune, su quanto accade nei cieli di giorno e di notte. Chiediamo chiarezza su alcuni punti e che gli organi competenti svolgano i loro compiti: non possiamo aspettare oltre, questa deve essere l’occasione per capire se numeri reali e master plan sono allineati e, in caso contrario, portare avanti misure”, spiega Clancy.

“AdB ha presentato il rapporto annuale sul rumore 2023: si conferma un aumento dei livelli, che però rimangono entro le soglie regolamentari con una situazione che ricalca quella del 2022. Abbiamo però chiesto ad Arpae qualche informazione in più, è necessario dare risposte ai cittadini”, informa il numero due della giunta Lepore.

Il consigliere di Fratelli d’Italia Francesca Scarano difende l’operato dell’esecutivo: “Il governo Meloni e il Mit con il viceministro Bignami si sono subito fatti vedere, cosa mai fatta prima da governi a guida Pd, attenti alla questione dei sorvoli notturni su Bologna. Solo pochi mesi fa si era riunita una commissione antirumore con tutti gli enti proposti, compreso il Comune di Bologna, per monitorare tempestivamente la situazione”. Considerata l’alta attenzione del governo sul tema dei sorvoli notturni, “l’attacco del vicesindaco Clancy è certamente rivolto più a fini elettorali che ad altro. Se il Comune – insiste Scarano – ha intenzione di indebolire l’aeroporto di Bologna di cui anche lui è membro, lo dica chiaramente, assumendosi la piena responsabilità e non nascondendosi in sterili polemiche”.

rosso. cro.

 
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