Quale sarà lo stato di salute dell’economia italiana e in particolare di quella del Mezzogiorno nei prossimi due anni? Quali fattori sosterranno la crescita e quali potrebbero rallentarla?
E se nel 2023 la crescita è stata del +0,9% annuo, il doppio della crescita media dell’Eurozona, nonostante tassi elevati e inflazione, cosa aspettarsi nel biennio ’24-’25? Le aspettative sono positive.
Darà sicuramente un forte impulso alla crescita il PNRR, che entrerà in vigore nel 2024-25 con una previsione di spesa di 42 miliardi per gli investimenti e 58 per le riforme. Nei primi mesi del 2024 sono stati erogati circa 45 miliardi, meno di un quarto dello stanziamento complessivo di 194 miliardi (72 miliardi a fondo perduto e 123 miliardi in prestiti).
Per sapere quale impatto avrà la quantità di risorse del Pnrr sul Pil del Paese e in particolare del Sud, per sapere quali strumenti sta mettendo in campo l’esecutivo per essere all’altezza delle previsioni, per capire quali effetti avrà avrà sul Sud, imprese, cittadini, il Dipartimento di Economia e Finanza dell’Università degli Studi di Bari, organizzando il 9 maggio alle ore 10.30 il focus “Dove va l’economia italiana e del Mezzogiorno?”
Punto di partenza della riflessione è la presentazione del rapporto previsionale CONfindustria che sarà illustrato da Alessandro Fontana, direttore del Centro Studi Confindustria.
