Pieno al ‘Capitano’. L’accordo Conad infiamma il confronto tra i candidati sindaco.

Pieno al ‘Capitano’. L’accordo Conad infiamma il confronto tra i candidati sindaco.
Pieno al ‘Capitano’. L’accordo Conad infiamma il confronto tra i candidati sindaco.

Il momento più acceso del primo confronto tra i tre candidati sindaco Enzo Lattuca (Pd, sostenuto dal centrosinistra), Marco Casali (FdI, del centrodestra) e Marco Giangrandi (Csn, sostenuto da Cambiamo e Italia Viva) ieri pomeriggio al palazzo del Ridotto è stato verbalizzato l’insediamento in un’area di 11 ettari di Case Frini acquisita da Conad per realizzare strutture commerciali e una Rsa. Italia Nostra, promotrice del dibattito nel gremito palazzo del Ridotto, aveva posto la domanda sul consumo di suolo pubblico. Casali lo usò come esempio. «Sorgerà accanto ai 9,5 ettari di Montefiore, con il via libera del Comune, polarizzando i consumi in quella zona, a scapito dei piccoli esercizi commerciali. Adesso a Cesena bisogna mettere l’insegna Conad city”.

Il sindaco Lattuca ha alzato i toni per sottolineare che «è un’area prevista dal Prg 2000, sotto altro proprietario fino al 2020 e Cesena non guarda in faccia nessuno e non dà trattamenti di favore».

Giangrandi: “A Cesena gli ettari concessi per l’urbanizzazione sono troppi”. Il presidente di Italia Nostra Luciano Terranova e Daniele Molinari del consiglio hanno posto domande sul patrimonio storico, artistico e culturale.

Come valorizzare la Roccia? Per Casali “con un collegamento verso l’alto e dando una fisionomia al parco”. Per Giangrandi “con una gestione che valorizza gli eventi donando loro unicità e navette dal cimitero”. Lattuca ha annunciato «un bando quinquennale per una nuova gestione e un sistema di navette al servizio delle utenze vulnerabili». Malatestiana, Archivio di Stato e fondi: come rafforzarli? Giangrandi: “Coinvolgere i privati ​​e creare un consiglio della cultura. Eliminare il centro giochi dalla Malatestiana”.

Lattuca: “Abbiamo acquistato numerosi altri fondi, anche fotografici. La Malatestiana è il nostro orgoglio per tutti”. Casali: “Visitatori in calo nella parte antica: da 21,3mila nel 2019 a 17,7mila nel 2023. Va riacceso il motore della ricerca scientifica. Lattuca risponde: “Malatesta e la cultura sono di tutti, rivaluteremo anche il centro San Biagio e Palazzo Ghini”.

Come migliorare l’accesso ai fondi per le opere da realizzare? Lattuca elenca «i 15 milioni investiti per interventi culturali», enumerandoli. Casali: “Milioni spesi male, progetti tutti in ritardo e senza direzione”. Giangrandi: “La Pinacoteca nascerà vecchia e con poco spazio”. Quale mobilità e sosta a servizio della città? Italia Nostra chiede una metropolitana fuori terra.

Casali: “Viaggi più liberi, trenta città no, più trenta zone sì. Cominciamo a far funzionare i trasporti pubblici. “Cattivo servizio pubblico” per Giangrandi. Lattuca: “No tramvia, sì piste ciclabili; Acquistato come previsto il parcheggio Sacro Cuore con nuovi 60 posti, amplieremo anche il Mattarella di viale Bovio. Giangrandi si indigna: “Tredici anni di attesa del Sacro Cuore!”.

Giuseppe D’Ursi, detto Beppe Rotelle, disabile, non ha potuto assistere al dibattito perché la sua sedia a rotelle non entrava nell’ascensore troppo stretto del Ridotto, ed è rimasto fuori fino alla fine del dibattito.

Andrea Alessandrini

 
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