“Sono le 22.37 del 4 maggio 2023: il Napoli torna a vincere lo scudetto 33 anni dopo l’ultimo vinto da Diego Armando Maradona e compagni”. E’ già passato un anno. Incredibile come vola il tempo. Sembra ieri e sento ancora i brividi di quella notte sulla pelle.
Eterno, infinito, indescrivibile. Magico. Sì, perché la città è tornata davvero ad esserlo. Era la celebrazione di una generazione cresciuta nel mito dei due trionfi a cui non aveva potuto assistere perché troppo giovane, o in alcuni casi nemmeno nata. Era la gioia di chi ce l’aveva fatta, di chi le aveva vissute tutte.
Bello come un film: un anno fa il terzo scudetto. E Napoli tornò ad essere magica
Era l’emozione dei milioni di turisti che affollavano estasiati i vicoli dei quartieri popolari. UN tripudio di bandiere blu che illuminava la cupa oscurità di una terra dannata ma viva, che non vedeva l’ora di far uscire dalle sue viscere la lava ribollente dell’estasi e della vendetta.
Fu il trionfo di una squadra meravigliosa, guidata da un sergente controverso e fermo, che pian piano si innamorò dell’idea di far parte di una storia indelebile. Una favola da trasformare in un libro per bambini, mitologica. Estremi come i paradossi vivi nell’animo di un popolo ribelle, a volte scorretto, stolto, unico.
È stata la celebrazione di Diego, che non ignora mai nemmeno le vittorie degli altri. Perché non può, perché è qui. Ancorati in questo porto, senza possibilità di mollare gli ormeggi.
Magica Napoli, un anno dopo.
