Il Ponte sullo Stretto di Messina è già in ritardo, il progetto esecutivo è rinviato a fine anno – .

Ultime notizie sul Ponte sullo Stretto di Messina

4 maggio 2024

10:04

I cantieri per il Ponte sullo Stretto avrebbero dovuto aprire in estate, secondo le dichiarazioni del ministro Salvini e dell’amministratore delegato Pietro Ciucci di qualche mese fa. Quest’ultimo, però, ha fatto sapere oggi che il progetto esecutivo arriverà solo “entro la fine dell’anno”.

“IL progetto esecutivo del Ponte sullo Stretto di Messina arriverà entro la fine dell’anno”. Parole di Pietro Ciucci, amministratore delegato della società Stretto di Messina Spa a cui è affidata la progettazione dell’opera. Il ponte, infrastruttura su cui il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha puntato soprattutto a livello politico, è frenato non solo da un fascicolo d’indagine della Procura di Roma (che in realtà è ancora in fase istruttoria), ma soprattutto dalle richieste di tecnici che vogliono chiarimenti sui progetti presentati finora opposizione: il ministero dell’Ambiente chiede spiegazioni e informazioni più complete.

Il 13 aprile la commissione Via (valutazione di impatto ambientale) del ministero, impegnata ad analizzare il progetto definitivo del ponte, ha inviato 239 richieste di integrazione. Tra i verbali non c’erano solo calcoli obsoleti, documenti mancanti o chiarimenti assenti, ma anche tabelle del tutto illeggibili. Ci sarebbero trenta giorni per rispondere alle richieste della commissione, quindi fino al 13 maggio, ma già a fine aprile il governo stesso aveva chiarito che i tempi potevano essere prorogati.

Oggi l’amministratore delegato Ciucci, in un’intervista a Rai Radio 1, ha confermato che l’azienda avrà più tempo: “La procedura prevede anche la possibilità di richiedere una proroga. Stiamo studiando la possibilità di effettuare ulteriori analisi sul campo che ci permettano di andare anche oltre quanto richiesto dalla legge, per dare la migliore risposta possibile alle osservazioni di Mase”.

Il Ponte tra ritardi, ricorsi, richieste di integrazione: la tabella di marcia di Salvini è un’utopia

Lo stesso Ciucci che a febbraio aveva affermato che sarebbe stato possibile avere il via libera del Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, in sostanza l’ultimo passaggio burocratico) a fine giugno e iniziare i lavori in estate era costretto a cambiare definitivamente prospettiva. Il progetto esecutivo sarebbe dovuto arrivare entro il 31 luglio, ma sarà invece completato “entro la fine dell’anno”. D’altronde ormai da qualche mese il ministro Salvini era passato dal dire che i lavori sarebbero partiti “in estate” a parlare di partire “entro il 2024”.

Come ricostruito da Fanpage.it già nei giorni scorsi e confermato oggi da Ciucci, l’idea di iniziare i lavori quest’estate è un’utopia. Considerando le relazioni del Ministero dell’Ambiente, i tempi necessari per rispondere (anche oltre il 13 maggio), quindi le ulteriori settimane a disposizione della commissione Via per valutare le integrazioni, è possibile che l’estate inizi senza. non essendo arrivata nemmeno questa approvazione formale.

Dopodiché serviranno altri passaggi, compreso l’ok del Cipess. Nel frattempo, senza il progetto esecutivo approvato, praticamente nessun intervento significativo potrà essere avviato. Quindi, per vedere una pietra posata nel primo cantiere, sembra che bisognerà almeno aspettare la fine dell’anno. Sempre che altri ricorsi o ostacoli burocratici non fermino ancora i lavori.

 
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