“Orari lunghi non per scelta ma per arrivare a fine mese” – .

“Orari lunghi non per scelta ma per arrivare a fine mese” – .
“Orari lunghi non per scelta ma per arrivare a fine mese” – .

MILANO – Aspettando settimana breve, gli orari per alcuni lavoratori italiani sono ancora molto lunghi. Questo è ciò che mette in evidenza Eurostat, secondo cui quasi un lavoratore su dieci in Italia lavora in media 49 ore settimanali. Un dato superiore alla media Ue (7,1%), che ci pone dietro solo a Grecia, Cipro e Francia, e su cui risente l’impatto del lavoro autonomo, che tradizionalmente vede orari di lavoro più lunghi (29,3%). dei lavoratori autonomi complessivamente lavorano almeno 49 ore). Nel nostro Paese i dipendenti che lavorano almeno 49 ore settimanali in media sono il 3,8% (3,6% nella UE), mentre i lavoratori autonomi con dipendenti che lavorano queste ore sono il 46% del totale (41,7% la media UE). .

Short Week entra in Parlamento e abbatte il muro delle 40 ore. Ecco le proposte sul tavolo

di Raffaele Ricciardi

06 aprile 2024

I lavoratori autonomi senza dipendenti che lavorano 49 ore settimanali sono il 27,4% (23,6% nella UE) mentre quelli impegnati in un lavoro di aiuto all’impresa familiare che raggiungono le 49 ore sono il 20,1% (14% nella UE).

La percentuale di lavoratori con un orario medio più lungo aumenta se guardiamo solo agli uomini, con il 12,9% di tutti gli occupati che lavorano almeno 49 ore settimanali (9,9% nell’UE). Tra i lavoratori autonomi con dipendenti la percentuale supera il 50% in Italia (50,8%) e si attesta al 46,3% nella UE.

Il lavoro era limitato il venerdì. Negli USA “usciamo” un’ora prima

05 aprile 2024

Mari (Avs): “Orari lunghi non per scelta ma per arrivare a fine mese”

Dati che il capogruppo alla Camera dell’Alleanza dei Verdi e della Sinistra FrancoMari invita a guardare con preoccupazione: “Alcuni li chiamano stacanovisti ma sono tutt’altro. Secondo i dati Eurostat in Italia, quasi un lavoratore su dieci tra i 20 e i 64 anni nel 2023 lavorava in media almeno 49 ore settimanali, una percentuale superiore alla media Ue (7,1%). Praticamente l’equivalente di un giorno in più alla settimana considerando che l’orario di lavoro standard in molti casi oscilla tra le 36 e le 40 ore settimanali e se 49 ore sembrano a queste persone troppo poche. lavorano troppo non per scelta o per ampliare la propria capacità di spesa verso beni di lusso, ma per avvicinarsi alla fine del mese, molto probabilmente senza nemmeno arrivarci, rendendo indispensabile – aggiunge Mari – ridurre l’orario di lavoro a parità di stipendio . ma con limiti definiti dalla legge, lasciando tutto lo spazio negoziale per definire le modalità, ottenere di più e fare meglio, esattamente come abbiamo fatto con la proposta del salario minimo che il governo Meloni ha stracciato ma che resta l’unica possibilità giusta per il Paese . futuro”.

 
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