Ponte, missione a Villa San Giovanni e Messina della commissione Via Vas ma i sindaci lo scoprono per caso – .

Mentre infuria l’ennesima polemica tra gli ingegneri dell’Ordine di Messina, altre nubi si addensano sul Ponte sullo Stretto. E non sono quelli del rinvio dei cantieri di fine anno che hanno fatto saltare le previsioni entusiastiche del ministro Matteo Salvini alle quali comunque in pochi credevano. Sono invece le visite della Commissione Via Vas nominata dal Ministero dell’Ambiente che dovranno dare uno dei pareri più attesi sull’opera di collegamento tra Sicilia e Calabria.

Dopo aver già richiesto 239 integrazioni al progetto che anche gli esperti favorevoli all’infrastruttura stentano a definire definitive, la commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale arriva nelle località calabresi e siciliane maggiormente coinvolte per una serie di sopralluoghi. Due giorni intensi, oggi e domani, per l’organismo che ha spento i motori di un fitto calendario che puntava, se non all’avvio dei lavori, almeno al taglio del nastro prima delle elezioni europee.

La prima tappa di oggi è a Villa San Giovanni, a Forte Beleno, dove il progetto del ponte prevede il blocco d’ancoraggio. Forte Beleno è l’unico sito archeologico che ospita Villa San Giovanni, forte murattiano del 1888 per il quale il fondo cultura del ministro Sangiuliano ha riconosciuto un finanziamento fino all’80 per cento dei costi previsti per i lavori di valorizzazione stimati in un importo complessivo di 582mila euro e che potrebbe invece essere ridotto per fare spazio ai lavori di progetto.

La commissione si sposterà poi a Messina, Venetico, Torregrotta e Valdina, territori dove nei giorni scorsi c’è stata anche la presenza del comitato tecnico-scientifico della Regione, guidato dal direttore del dipartimento Urbanistica Calogero Beringheli.

Con una differenza non da poco: i sopralluoghi del comitato regionale sono stati svolti insieme agli amministratori locali che hanno avuto modo di esprimere i propri dubbi e mostrare le criticità già messe nero su bianco durante la conferenza dei servizi, mentre gli esperti del Mase hanno hanno comunicato la loro visita solo alle prefetture per non meglio precisati motivi di ordine pubblico e di sicurezza, tanto che sembra che per il loro soggiorno sia previsto anche un servizio di scorta delle forze dell’ordine finalizzato a occuparsi di chissà esattamente cosa, visto che le manifestazioni di le proteste fino ad oggi sono sempre state pacifiche, a parte qualche rotolo di carta igienica riservato all’amministratore delegato Ciucci.

Da qui la missione riservata di cui però sono venuti a conoscenza il sindaco di Villa San Giovanni Giusy Caminiti e il sindaco di Messina Federico Basile. Venerdì scorso entrambi hanno scritto alla presidente della Commissione Via Vas Paola Brambilla e per conoscenza al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, invitandolo ad avviare un confronto presso la sede comunale.

Un invito che difficilmente la Commissione potrà ignorare. Da mesi i due sindaci chiedono approfondimenti su tutte le problematiche del progetto e sull’impatto sul territorio e manifestano preoccupazione per l’opera in sé e soprattutto per il cantiere e le ricadute sulla viabilità – che già sostiene traffico ordinario con grande difficoltà – oltre che sul rischio in caso di disastri e sulla vivibilità di aree non attrezzate per trasformarsi durante la notte in campi base per il cantiere del Ponte.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Voto Avellino, ecco i sostenitori della candidata sindaco Laura Nargi – .
NEXT “Credo che saranno le mie ultime partite con il Pescara perché…” – .