“Le dichiarazioni del sindaco non sono convincenti e insufficienti” – .

“Riteniamo non convincenti le garanzie di legalità, etica e trasparenza fornite in Consiglio comunale dal sindaco di Agrigento in merito all’arresto del dirigente da lui nominato Gaetano Di Giovanni”. Così in una nota dell’associazione Agrigento In Comune che nei giorni scorsi è scesa in piazza in una manifestazione di interesse pubblico per chiedere trasparenza e legalità all’amministrazione. “In particolare, troviamo preoccupanti le dichiarazioni di Franco Miccichè riguardanti tre punti cruciali, prosegue l’associazione, 1) Miccichè si attribuisce ogni responsabilità nella nomina del dirigente arrestato, escludendo qualsiasi pressione esterna, senza rivelare nulla circa la rete di interessi che egli sostiene portò Giovanni ad ottenere, nonostante la fama e le precedenti convinzioni, incarichi di fondamentale importanza in ogni settore della pubblica amministrazione e in ogni luogo della Sicilia. Miccichè quindi non è stato trasparente nel fornire spiegazioni in merito alla nomina di Di Giovanni e ha completamente ignorato la questione della corruzione sistemica che sembrava permeare le azioni del manager arrestato. 2) Miccichè definisce Di Giovanni un elemento fondamentale nella pubblica amministrazione, citando il suo “capacità di accelerare i processi amministrativi“. Chiediamo al Sindaco: come ha potuto Di Giovanni accelerare l’operatività del Comune? Secondo quanto emerso dalle indagini della Procura, il sistema attuato da Di Giovanni consentiva progressi e avanzamenti in cambio di tangenti, motivo per cui era soprannominato “Tano Gnam Gnam”. La difesa di Miccichè del lavoro di Di Giovanni come risorsa essenziale per accelerare i processi amministrativi, sembra ignorare o minimizzare la gravità delle accuse di corruzione.3) In una regione che, secondo ogni rapporto dell’Unione Europea e della Direzione investigativa antimafia, ha uno dei più alti tassi di infiltrazione mafiosa, come può il Sindaco, uno statista, affermare che “non riguarda le attività illecite che Di Giovanni svolgeva fuori dal Comune di Agrigento“? Considerato che il dirigente arrestato aveva già ricevuto una condanna per danni patrimoniali per la sua attività nel Comune di Agrigento (caso SUV) e che il Giudice per le Indagini Preliminari dichiara che: “è certo alla luce dell’insolita avidità del dirigente, che fatti come quelli finora rappresentati sono avvenuti anche dopo la conclusione delle indagini”, come può Miccichè definire la nomina di Di Giovanni un atto d’amore per la città?. Il nostro giudizio nei confronti del sindaco Miccichè riguardo al caso Di Giovanni è inequivocabilmente negativo. Le sue risposte non solo sono state insufficienti, ma hanno anche sollevato serie preoccupazioni sulla governance del Comune di Agrigento e sulla visione di legalità ed etica nella pubblica amministrazione. In conclusione, con le sue dichiarazioni, il sindaco Miccichè non ha dimostrato di essere all’altezza della responsabilità che il suo incarico richiede”, ha concluso Agrigento in Comune.

 
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