L’analisi ARPA sulla qualità dell’acqua – .

Le acque che bagnano la Puglia sono di qualità “ottima”. Con qualche piccola eccezione. Lo certifica Arpa Puglia, che, come ogni anno prima dell’inizio della stagione balneare, comunica alla Regione i risultati dei campioni prelevati nei punti previsti per l’analisi delle acque di balneazione lungo tutte le coste pugliesi.

Puglia lo scorso anno si è confermato primo in Italia, per il terzo anno consecutivo, per la qualità delle acque di balneazione (ottima al 99,8%). E ora si attendono i risultati delle altre regioni per la nuova classifica.

In Puglia sono state individuate 676 acque di balneazione, circa 800 chilometri sui mille che compongono la costa. Arpa Puglia effettua il monitoraggio e in ogni punto della stazione vengono misurati diversi parametri meteo-marini, e in laboratorio i campioni vengono poi analizzati per determinare la carica batterica calcolata su due parametri microbiologici, Enterococchi intestinali ed Escherichia coli, indicatori di inquinamento fecale origine .

Dalle nuove analisi è emerso che non esistono punti di balneazione con acqua di qualità “insufficiente”. Solo in pochissimi (cinque) punti delle spiagge la qualità risulta inferiore all’eccellenza, ma comunque superiore ai limiti di balneazione. In provincia di Bari è “buona” la punta di Molfetta, 500 metri a sud della fogna cittadina, mentre in provincia di Foggia sono “sufficienti” quelle di San Nicandro Garganico, alla foce del fiume Lauro (30 metri a sinistra e a destra). In provincia di Taranto, invece, l’unica eccezione è la spiaggia libera di Ginosa Marina, in zona fluviale, di “buona” qualità.

 
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