Savona, una targa per ricordare Danjela Neza uccisa il 6 maggio scorso – Savonanews.it – .

Qualche minuto di riflessione. E fiori freschi, che non sono mai mancati da quella tragica notte tra il 5 e il 6 maggio dello scorso anno, quando la sua vita fu stroncata da due colpi di pistola sparati alla testa da Safaiou Sow.

Lo scorso autunno i familiari di Danjela Neza avevano chiesto al Comune di poter installare una targa nel viale che da corso Ricci porta a piazza delle Nazioni. Il Comune aveva dato il suo benestare e questa mattina del 6 maggio, anniversario della sua tragica morte, con il cuore gonfio di dolore, hanno posto la targa dedicata a Danjela.

Nessuna cerimonia. Solo un gesto riservato e un mazzo di fiori colorati e freschi che hanno sostituito le calle bianche e un mazzo di rose rosse che stavano per appassire.

Quella notte tra il 5 e il 6 maggio 2023, Safayu Sow aveva chiesto alla sua ex compagna Danjela Neza un incontro chiarificatore. Si erano fermati a parlare in macchina proprio accanto a lei nel vialetto della palestra De Amicis, dove Sow le aveva sparato con una pistola dal numero di serie usurato, acquistata mesi prima di lei. Poi ha chiamato subito il 112 confessando il delitto e dando la sua versione dei fatti, ma non sapeva che Danjela aveva registrato gli ultimi istanti della sua vita.

Ultimamente tra i due, che erano colleghi, ci sono stati problemi anche sul lavoro, lui non voleva più lavorare nello stesso posto dove si trovava Danjela. Era stata messa in ferie e il 6 maggio 2023 sarebbe dovuta tornare al lavoro. Danjela pensava forse di usare quella sua registrazione per difendersi.

Ed è stata proprio quella registrazione sul cellulare, dove lei lo prega per tre minuti di non spararle e lui resta impassibile, ad incastrarlo. Sow è stato condannato in primo grado all’ergastolo e a un anno di isolamento diurno dalla Corte d’Assise di Savona.

Pochi giorni fa sono state depositate le motivazioni della sentenza dove la presidente della Corte d’Assise di Savona, Fiorenza Giorgi, e il giudice estensore Giorgia Felisatti hanno evidenziato la mancanza di empatia di Sow nei confronti della notte dell’omicidio e la scarsa tolleranza dell’abbandono di Danjela . Una ragazza di 29 anni che, si legge nelle motivazioni, Sow ha privato “quasi tutta una vita da vivere e il suo nucleo familiare di una figlia e una sorella di ventotto anni”. La Corte ha sottolineato anche la premeditazione del gesto, con l’acquisto della pistola che Sow dichiarava di aver acquistato da Yuri Scalise mesi prima, proprio quando, scrivono i giudici, “la situazione sentimentale con la donna stava peggiorando ed egli era deciso a non farlo”. Voglio che veda se non fosse tornata con lui.”

 
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