di WANDA CHERUBINI-
VITERBO – Domani, 7 maggio, i residenti di Viterbo, ricadenti in zona rossa, saranno costretti a lasciare le proprie case entro le 9 del mattino a causa del ritrovamento di una bomba della Seconda Guerra Mondiale in via Alcide De Gasperi. Gli artificieri saranno impegnati a disinnescare l’ordigno esplosivo, rinvenuto durante i lavori di scavo per la costruzione di un complesso edilizio il 20 marzo. Comune e Prefettura di Viterbo hanno fornito informazioni dettagliate sulla zona rossa interessata e hanno predisposto una linea telefonica dedicata per ulteriori chiarimenti.
Si ricorda alle persone che devono uscire di casa di portare con sé i farmaci abituali, il cellulare, i documenti di identità e le cose essenziali per i bambini. Sarà possibile portare con sé anche animali domestici. Si raccomanda di controllare la chiusura dei rubinetti dell’acqua e della valvola del contatore del gas, e di evitare l’utilizzo degli ascensori.
I punti di raccolta, dove attendere le navette dirette ai centri di accoglienza, sono stati istituiti in vari punti della città, individuabili attraverso specifica segnaletica. Da questi punti le persone verranno trasferite in pullman ai centri di accoglienza, a partire dalle ore 6.00.
I centri di accoglienza dove attendere il completamento delle operazioni di bonifica sono la Parrocchia di Santa Barbara, la Parrocchia di Santa Maria della Grotticella (Mazzetta), e la Chiesa Parrocchiale della Sacra Famiglia (Carmine, Salamaro).
Al termine delle operazioni di bonifica si raccomanda di riaprire il rubinetto del contatore, ma di non accendere subito le luci per verificare eventuali perdite di gas. La fine delle operazioni sarà comunicata attraverso i canali istituzionali del Comune di Viterbo.
Per tutte le altre informazioni sono a disposizione una linea dedicata, una mail e il sito istituzionale del Comune di Viterbo, oltre alla pagina Facebook Comune di Viterbo Informa.
Il sindaco Chiara Frontini ha invitato la massima collaborazione da parte dei cittadini e il rispetto delle disposizioni impartite dal Centro Coordinamento Soccorsi, in questa complessa operazione di evacuazione che ha coinvolto circa 36.000 persone.
