“Bus affollati, ingorghi e mancanza di piste ciclabili. La sicurezza deve essere migliorata” – .

“Bus affollati, ingorghi e mancanza di piste ciclabili. La sicurezza deve essere migliorata” – .
“Bus affollati, ingorghi e mancanza di piste ciclabili. La sicurezza deve essere migliorata” – .

Si avvicinano le elezioni, con le date dell’8 e 9 giugno cerchiate in rosso sul calendario di ogni modenese. Il nostro itinerario prosegue attraverso i quartieri di Modena, per cogliere le situazioni che preoccupano i cittadini e le proposte per migliorare la città in vista delle elezioni amministrative. Nei giorni scorsi abbiamo attraversato il ponte Maserati per intervistare gli abitanti di Crocetta, una zona nata come primo quartiere operaio di Modena ma che nell’ultimo decennio ha visto una serie di interventi che lo hanno reso un quartiere molto ricercato, sia per la vicinanza al centro che per le migliorate condizioni ambientali, dai parchi alle nuove costruzioni. I temi caldi al centro del dibattito riguardano la viabilità, la nuova raccolta differenziata e la sicurezza, e nel quartiere si discute molto anche su questi tre problemi: “La sicurezza nel quartiere è migliorata negli ultimi anni, segno che il Comune è intervenuto – ha detto Claudia Savioli – Il problema resta in parte la viabilità, soprattutto a livello di via Nonantolana e del ponte Maserati che congestionano terribilmente il traffico nelle ore di punta; per quanto riguarda la raccolta differenziata c’è poco da dire: tornerei volentieri al vecchio metodo con i bidoni”. La questione stradale preoccupa anche Elvira Baldaccini, abituata a viaggiare con i mezzi pubblici per andare al lavoro: “Non mi sento molto a mio agio a prendere l’autobus, sia per il sovraffollamento dei mezzi che per la lunghezza dei percorsi, che a questa zona a causa del traffico diventa molto lunga. In termini di sicurezza, invece, continuo a dire che c’è molto da fare: personalmente non esco mai da solo la sera nel quartiere perché ho paura, dopo che mi sono accaduti brutti episodi negli anni in cui ho si sentiva in pericolo a causa di alcune baby gang”.

Andando verso le nuove case, in via Repubblica di Montefiorino, il problema che più preoccupa riguarda il futuro degli enormi palazzi ora sfitti: “Vivo nel quartiere da 40 anni e ho visto un notevole miglioramento generale, di cui Sono felice – commenta Sergio Vandolfi – Siamo preoccupati per la gestione degli edifici, che ospitano al loro interno decine di appartamenti sfitti: al momento laggiù sono stati segnalati episodi di spaccio e degrado, e speriamo che forse possano essere risolti. destinati alle famiglie per migliorare la vivibilità dell’area raccolta differenziata, però sono contento del nuovo metodo porta a porta ma purtroppo l’inciviltà di alcune persone è tangibile: lasciano i sacchi fuori negli orari sbagliati e per questo non ci sono sono rifiuti in mezzo alla strada”.

Giulia ed Elena Giovanardi sono sorelle e vivono vicine in via Mar Ligure: entrambe sottolineano come il Comune possa fare di più in termini di viabilità, soprattutto in termini di piste ciclabili, per collegare il quartiere al centro città: “Il grande tallone d’Achille della nostra zona – spiega Elena – è la mancanza di collegamenti con il centro: siamo costretti a prendere la macchina o andare sul cavalcavia c’è una pista ciclabile lungo la strada Santa Caterina che la collega con il sottopasso, quindi dobbiamo fare alcuni tratti contromano. soprattutto con i bambini diventano pericolosi. Per quanto riguarda la raccolta differenziata direi che funziona bene, mi lamento solo di chi non rispetta i tempi”. «A livello di traffico, abbiamo anche fatto segnalazioni di auto che sfrecciavano lungo via Santa Caterina a velocità proibitive – gli fa eco la sorella Giulia – Bisognerebbe installare dei dossi o un autovelox». Per Dario Belmonte, però, la priorità riguarda il tema della sicurezza: “Anche se amo il mio quartiere, a volte ci sentiamo isolati dal centro e lasciati soli: mi piacerebbe vedere pattuglie, anche in bicicletta, che ogni tanto perlustrano la zona , ma questo non accade mai e ci sentiamo abbandonati a noi stessi. La sera, avendo bambini piccoli, non mi sento sicuro ad andare in giro da sola e basterebbe vedere più controlli da parte delle forze dell’ordine per stare tranquilli”.

 
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