ora potrebbe scattare una misura di protezione personale – .

È finita nel mirino di uno dei suoi sospettati. Quello via email le scriveva insulti, avvertimenti e minacce velate. Il destinatario è un magistrato, pubblico ministero della Procura di Brescia che si occupa prevalentemente di reati finanziari e che, comprensibilmente allarmato, non ha potuto fare a meno di denunciare quanto accaduto ai suoi diretti superiori.

Gli insulti – scritti come se la persona stesse seguendo il magistrato in quel preciso momento – sono arrivati ​​all’indirizzo email istituzionale della procura di Brescia per il quale ora può scattare una misura di protezione personale. Non la scorta, ma una forma di controllo dalla polizia che potrebbe durare sei mesi. «Stiamo tenendo monitorata la situazione», dice semplicemente il procuratore capo Francesco Prete. Nessun allarme, ma il caso non è certo da sottovalutare.

La vicenda è finita sul tavolo della Procura generale che si occupa della sicurezza dei magistrati distrettuali e nelle ultime ore il procuratore generale Guido Rispoli ha inviato una lettera al prefetto di Brescia Maria Rosaria Laganà. La decisione sulla tutela del sostituto procuratore dovrà infatti eventualmente essere presa nel corso del prossimo comitato ordine e sicurezza a cui parteciperanno i vertici delle forze di polizia.

Poi del caso verrà informata anche la Procura di Venezia, che si occupa di questioni che riguardano i magistrati del distretto di Brescia, se siano vittime o autori di reato.

 
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