Omicidio Ronzullo a Foggia, giudizio immediato per il 22enne Alessio Marino – .

Omicidio Ronzullo a Foggia, giudizio immediato per il 22enne Alessio Marino – .
Omicidio Ronzullo a Foggia, giudizio immediato per il 22enne Alessio Marino – .

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Foggia, Michela Valente, ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio immediato avanzata dalla Procura di Foggia nei confronti del 22enne Alessio Marino, attualmente imputato dell’omicidio del cognato Alessandro Ronzullo, 40enne di San Ferdinando di Puglia, ma residente a San Severo.

È emerso che tra i due c’era stata una conoscenza e una relazione, essendo legati sentimentalmente a due ragazze della città dell’Alto Tavoliere, sorelle gemelle. L’episodio risale alla sera del 26 ottobre: ​​l’agguato a colpi di arma da fuoco è avvenuto in via Lucera, alle porte di Foggia; il concessionario di automobili 40enne è morto poco dopo l’arrivo in ospedale. Almeno due colpi sono stati messi a segno mentre la vittima si trovava nell’auto, in compagnia di due persone che trasportavano il ferito al Policlinico di Foggia.

Temeva di fare la fine come Ronzullo: “Vogliono spararmi”

Il decreto di sentenza immediata è stato depositato in cancelleria il 29 aprile e si basa soprattutto sulle dichiarazioni rese nei giorni successivi all’omicidio da parte della compagna dell’indagato; dichiarazioni che, però, sono state integralmente ritrattate dal testimone (“Non ho visto niente quel giorno, non c’ero”)nel corso dell’incidente probatorio richiesto dalla procura (procuratori Bray e Giampietruzzi) ed effettuato il 29 febbraio nell’aula 6 del tribunale di Foggia.

L’esame, contenuto in poco più di 60 pagine, raccoglie una serie di contraddizioni e si ferma sull’ammissione della donna: “L’intero aggeggio l’ho inventato io”riferendosi alla ricostruzione ben dettagliata dell’accaduto resa in Questura.

Marino, assistito dagli avvocati Roberto Loizzo e Massimo Chiusolo del Foro di Bari, comparirà in tribunale il prossimo 31 maggio per l’avvio del procedimento penale a suo carico. Il 22enne è accusato di omicidio volontario (“perché, esplodendo molteplici colpi di pistola contro Alessandro Ronzullo che hanno raggiunto il ferito nella regione scapolare destra e nella regione lombare destra, ne hanno cagionato la morte”) e perché, come indicato nell’atto di accusa, “in esecuzione del piano, deteneva e portava illegalmente in luogo pubblico una comune arma da fuoco del tipo pistola semiautomatica calibro 7,65”.

I familiari di Ronzullo, rappresentati dall’avvocato Luigi Marinelli, potrebbero decidere di costituirsi parte civile all’udienza del 31 maggio.

 
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