Faenza, il 16 maggio si tiene la «Cerimonia del Fango», un rito collettivo ad un anno dall’alluvione – .

Faenza, il 16 maggio si tiene la «Cerimonia del Fango», un rito collettivo ad un anno dall’alluvione – .
Faenza, il 16 maggio si tiene la «Cerimonia del Fango», un rito collettivo ad un anno dall’alluvione – .
Giovedì 16 maggio alle 19, 7 cortei partiranno da quartieri e luoghi significativi per attraversare le strade solcate dall’acqua un anno fa e convergere in Piazza del Popolo. Qui, alle 19.30, avrà inizio un rito collettivo per rinnovare il legame che la comunità faentina ha saputo esprimere durante e dopo la doppia alluvione che ha colpito la città.

La Cerimonia del Fango è un progetto che la società Menoventi/E Production ha ideato e organizzato, con il contributo del Ministero dei Beni Culturali (vincitore del Bando Progetti Speciali 2024) e della Regione Emilia-Romagna, il patrocinio del Comune di Faenza, il sostegno del Gruppo Hera e GranFrutta Zani.

Consuelo Battiston e Gianni Farina, fondatori di Menoventi, compagnia teatrale con sede a Faenza, organizzano da oltre 12 anni il corso di formazione Meme e il relativo festival. Nel 2024 hanno deciso di riconfigurare questo percorso in 3 laboratori gratuiti aperti ai cittadini – bambini, ragazzi e adulti – che da gennaio a maggio hanno affrontato la ferita lasciata dall’alluvione con il linguaggio del teatro e sviluppato un rito a cui tutta la cittadinanza è invitata a partecipare il 16 maggio.

La Cerimonia del Fango affonda le sue radici nella fattiva e preziosa collaborazione di associazioni, realtà artistiche, culturali e sportive, laboratori di ceramica, scuole, rappresentanti degli agricoltori, gruppi informali, professionisti e singoli cittadini, che hanno aderito alla proposta di incontrarsi nuovamente, ad un anno di distanza doppia alluvione, per percorrere le vie attraversate dall’acqua e lasciare un segno di quanto accaduto nella piazza, testimoniando la capacità di rinascita che la città ha saputo dimostrare.

L’organizzazione prevede sette partenze diverse. Uno verrà dal Cimitero dell’Osservanza. Un percorso – guidato dai ragazzi che hanno partecipato al laboratorio Meme Bubble condotto da Beatrice Cevolani – che abbraccia il quartiere Orto Bertoni e si affaccia su Marzeno e la collina. Il Sar Team Faenza partecipa con i cani addestrati al soccorso, una rappresentanza di allevatori locali, il gruppo musicale La Carampana e il gruppo di balli popolari, che animeranno il finale collettivo in Piazza.

Uno da Piazzetta Ferniani, punto d’incontro nella zona tra Via Lapi e Via Calamelli. Il corteo seguirà il drago azzurro realizzato dall’Associazione Fatti d’Arte insieme ai volontari del quartiere, sostenuti dai bambini dell’asilo nido Il Girasole e da Save the Children.

Il corteo che parte dalla scuola di musica Artistation si unirà al grande corteo in Piazza Lanzoni, nei pressi del Ponte delle Grazie. I bambini che hanno partecipato al laboratorio Di Voce in Voce Meme condotto da Ermelinda Nasuto saranno supportati da Scuola Carchidio, Società Ciclistica Faentina, Anffas, Museo Guerrino Tramonti e dai laboratori di ceramica Lia Cavassi e Monica Ortelli.

Un percorso composito, che attraversa Corso Garibaldi partendo da 4 luoghi simbolo. I partecipanti al laboratorio Fluire per adulti – condotto da Gianni Farina – guideranno il corteo che partirà davanti alla sede della CGIL a Borgotto. All’altezza di piazza San Francesco si incontreranno le realtà di via della Croce e dintorni: la scuola elementare Pirazzini, il negozio La Vecchia Faenza, il Museo Carlo Zauli, i cittadini di via Ponte Romano e tutti i quartieri che, nella solidarietà con la squadra del Palio devastata dall’acqua, partiranno insieme dal Rione Nero. A loro si uniranno il Comitato Scrittori ed Editori di Faenza e la Compagnia Solaroli all’altezza della scalinata del Duomo.

Il Teatro due Mondi guiderà il corteo che partirà dal liceo Torricelli-Ballardini, sede del laboratorio dedicato al tema dell’alluvione, con il contributo dei partecipanti al percorso teatrale Senza confini – racconti sopra e sotto l’acqua.

Il complesso ex Salesiani ospita la partenza del corteo guidato dalla Marching Band e composto dalla Scuola di Musica Giuseppe Sarti, dalla Scuola d’Arte Tommaso Minardi e dai ragazzi del Faventia Calcio.

La Biblioteca Manfrediana arriverà in piazza accompagnata dallo scrittore Cristiano Cavina.

Ogni gruppo coinvolto sarà chiamato a lasciare un segno in Piazza del Popolo per condividere simbolicamente la propria esperienza, ma anche e soprattutto per trovare nuove energie attraverso la condivisione per ripartire e guardare al futuro. Al centro della piazza, cuore della città, sarà allestita una scenografia, curata dall’architetto Andrea Montesi, che ospiterà i segni e gli atti che costituiscono il rito collettivo: un grande serpente-fiume, la cui testa ricorda il profilo del Ponte delle Grazie .

 
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