Traffico di stupefacenti tra Calabria e Messina, l’accusa regge in appello: 13 condanne – .

MESSINA Regge anche in appello, seppure con qualche riduzione di pena, il procedimento penale sul traffico di stupefacenti dalla Calabria a Messina e fino a Tortorici, al centro di un’indagine coordinata dalla DDA di Messina, sfociata nel 2022 16 arresti. La Corte d’Appello di Messina, riformando parzialmente la sentenza abbreviata emessa nel marzo dello scorso anno, ha rideterminato la pena per Graziano Castorino 13 anni, Giuseppe Castorino E Maurizio Savoca 11 anni ciascuno, Carmelo Barile 8 anni, Rosario Abate 7 anni, Cettina Mazzeo 2 anni e 8 mesi e 12mila euro di multa. Conferma per Giuseppe Mazzeo, Paolo Nirta e Maria Minutoli.

L’operazione

Il processo di primo grado si è concluso con 13 condanne. Le indagini dell’Operazione Broken sono nate dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia. Attraverso le intercettazioni telefoniche, i Carabinieri hanno scoperto un gruppo dedito allo spaccio di droga. Secondo l’accusa la persona che ha fornito la sostanza stupefacente era un membro della famiglia Nirta, ai vertici della ‘ndrangheta. Nel corso delle indagini, i Carabinieri hanno documentato diversi viaggi di droga, carichi di cocaina che, tramite corrieri, attraversavano lo Stretto per arrivare nella piazza di Messina per essere svenduta. Hanno difeso la causa gli avvocati Pietro Ruggeri, Salvatore Silvestro, Gianmarco Silvestro, Antonello Scordo, Giovanni Mannuccia, e gli avvocati Davide Vigna e Alessandro Bavaro del Tribunale di Palmi e Fabio Segreti del Tribunale di Napoli.

 
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