“Grazie alle mie persone speciali” – .

“Grazie alle mie persone speciali” – .
“Grazie alle mie persone speciali” – .

Nonna Gina, 80 anni, è una delle vittime cremonesi della cosca sudamericana sgominata dalla polizia di Cremona chi ha identificato i principali autori di 35 furti commessi non solo a Cremona e provincia, ma anche in altre città della Lombardia e in altre regioni come Emilia e Piemonte. Il leader sarebbe un 30enne peruviano, per il quale la Squadra Mobile ha effettuato la custodia cautelare in carcere.

C’era anche lui, il 26 maggio dello scorso annoquando l’anziana cremonese, di ritorno in città, si fermò a fare qualche spesa Supermercato Famila Superstore a Manerbio. Era stata nel parcheggio derubata della borsa che aveva appoggiato sul sedile dell’auto. La tecnica utilizzata per tutti i tiri è quella delle moneteche consiste nel lanciare monete a terra invitando le vittime a raccoglierle per distrarle e rubare le borse lasciate in macchina o appese al carrello della spesa.

“Ho sentito bussare alla finestra”, disse la vecchia. “Non ho nemmeno visto la persona. Una voce mi disse che mi erano cadute delle monete, ed era plausibile, perché la mia borsa non era completamente chiusa. Poi ho sentito la porta sbattere e a quel punto ci ho pensato e mi sono insospettito. Ma ero in tilt, era come se il tempo si fosse fermato. Poi all’improvviso lo fu si è avvicinato a un uomo su una potente motocicletta. Mi ha detto di non preoccuparmi perché li avrebbe inseguiti. Era un poliziottoe quelle parole mi hanno dato fiducia”.

“Ho sentito la moto correre”, continuò a dire la vecchia, “e ho sentito qualcosa come un un caloroso abbraccio da parte delle persone che si erano raccolte intorno a me. Me lo sono detto Dovevo avere la forza di affrontare quel momento“. La polizia, dopo un lungo e pericoloso inseguimento, è riuscita a catturare i malviventi. Durante la caccia tra la guardia e i ladri, due poliziotti sono rimasti feriti, fortunatamente leggermente. “Quando mi hanno portato in questura”, ha raccontato nonna Gina, “Ho sofferto, mi è dispiaciuto per quegli ufficiali. Mi hanno detto che li avevano presi, ma è stata una dura lotta. Chiamavo spesso per sapere come stavano e mi fermavo anche in questura perché provavo gratitudine verso queste persone speciali. La polizia rispose che l’importante era che non mi fossi fatto male. Ho anche scritto un lettera di ringraziamento al Dott. Marco Masiacapo della Squadra Mobile (il gestore attualmente gestisce Mobile a Rimini, ndr), per aver svolto, insieme ai suoi uomini, il suo dovere con elevata capacità professionale“.

Da un po’ nonna Gina non andava più a fare la spesa. “Poi ho pensato”, ha spiegato, “e Mi sono detto che dovevo tornare alla normalità“.

Da quel momento in poi, proprio per dimostrare la sua sincera gratitudine, il pensionato cremonese porta in questura torte, pasticcini, cioccolatini, torte gelato, biscotti e pane e salumi locali. “Gesti semplici per esprimere il mio ringraziamento a questi agenti, le mie persone speciali”.

Sara Pizzorni

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