Il Gruppo Alpini Aosta al raduno nazionale di Vicenza. – Valledaostaglocal.it – .

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Il Gruppo Alpini Aosta al raduno nazionale di Vicenza. – Valledaostaglocal.it – .

Ritrovo e partenza in zona Ferrando. Una tradizione ormai consolidata per il Gruppo Alpino Aosta che in occasione dei Raduni Nazionali organizza un viaggio di “quattro giorni” nei luoghi che caratterizzano la località scelta dalla Commissione Nazionale. Un pullman pieno da 54 persone: “Le prenotazioni erano state completate già nell’autunno dello scorso anno”, racconta il capogruppo Carlo Gobbo, “Con il Consiglio di Amministrazione avevamo fatto una buona idea scegliendo l’hotel vicino a Marostica. Questo ci darà la possibilità di andare a Bassano per fare una passeggiata sul Ponte, icona degli alpini e per visitare alcuni luoghi che impreziosiscono la nostra memoria.

Oltre a visitare Marostica, città famosa per la partita a scacchi e per le numerose attrazioni che ogni anno attirano turisti da tutto il mondo.” Il viaggio di Raduno è un’occasione per incontrare le diverse realtà della Famiglia Alpina Italiana e il Gruppo Aosta, da tempo, ne approfitta per fare nuove amicizie, creando rapporti che il più delle volte portano al gemellaggio di gruppi. “All’uscita ci fermiamo sempre vicino a Brescia, al Gruppo Alpino Passirano, e penso che presto li inviteremo ad Aosta. “

Carlo Gobbo

Il Raduno di Vicenza ha valori di straordinaria importanza soprattutto per il motto che accompagnerà l’evento: “Il sogno di Pace degli Alpini”. Una riflessione da fare nostra in questi anni tormentati, con i venti di guerra che soffiano sempre più drammaticamente vicini. Valori importanti che si concretizzano nell’Omaggio ai quattro Santuari che compaiono anche nello stemma della Provincia di Vicenza: il Santuario del Pasubio, l’Ossario del Monte Cimone, il Sacrario Militare di Asiago, il Sacrario Militare del Monte Grappa e il Colonna Mozza dell’Ortigara.

“Ritrovarsi è certamente gioia, festa, canti e bevute con gli amici”, dice Gobbo, “ma soprattutto in questa regione non dobbiamo dimenticare coloro che in passato hanno dato la vita in olocausto per garantire pace e libertà alle generazioni future. Il momento più atteso sarà senza dubbio la sfilata di domenica con il gruppo che sfilerà tenendo in mano quello striscione che recita un motto ormai noto e atteso: CH’A COUSTA L’ON CH’A COUSTA LIVE L’AOUSTA.

Per rendere omaggio alla memoria di un alpino recentemente scomparso, Gino Porliod, sfilerà un alpino portando il cappello su un cuscino.

 
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