Flash mob della Uil a Firenze contro gli incidenti con 200 bare di cartone – .

Flash mob della Uil a Firenze contro gli incidenti con 200 bare di cartone – .
Flash mob della Uil a Firenze contro gli incidenti con 200 bare di cartone – .

Oltre duecento bare di cartone (203 per la precisione) in piazza della Signoria a Firenze, davanti a Palazzo Vecchio, per ricordare le vittime del lavoro in Toscana negli ultimi anni e chiedere misure incisive per la sicurezza sui luoghi di lavoro: è il flash mob organizzato oggi dalla Uil nell’ambito dell’iniziativa ‘Zero morti sul lavoro’.

Presenti all’evento, tra gli altri, il segretario generale della Uil Toscana Paolo Fantappiè, il segretario organizzativo nazionale della Uil Emanuele Ronzoni, il sindaco di Firenze Dario Nardella ed Emma Marrazzo, la madre di Luana D’Orazio, la giovane scomparsa al lavoro nel 2021 a Prato. All’inizio uno studente ha letto i nomi e le storie di alcune vittime sul lavoro.

Emanuele Ronzoni ha dichiarato: “Abbiamo chiesto di inasprire le sanzioni ma soprattutto di liberare risorse per fare prevenzione, di aumentare il numero degli ispettori, di assumerli. Ci hanno detto che le risorse non ci sono e noi abbiamo risposto che sono due miliardi di euro che ogni anno il bilancio dell’INAL non consuma e dovrebbero essere utilizzati per la prevenzione. Abbiamo chiesto al Governo e ai politici di impegnarsi, se non lo faranno continueremo con queste manifestazioni e se necessario cercheremo di alzare ulteriormente l’asticella perché. È inaccettabile che in un Paese civile come il nostro si verifichino ancora queste tragiche situazioni. Abbiamo chiesto un intervento serio su appalti e subappalti. La maggior parte degli incidenti avviene perché il sistema dei contratti e subappalti a cascata non consente più il controllo. situazione per cui si tratta di una questione che riguarda soprattutto il profitto. Ribadiamo che una vita vale più del profitto, e il profitto non può essere maggiore di qualsiasi vita. Ieri questo ennesimo incidente avvenuto a Palermo ci convince che siamo sulla strada giusta, che abbiamo fatto come organizzazione sindacale, come la Uil, per denunciare un’emergenza nazionale”.

Paolo Fantappiè ha dichiarato: “Crediamo opportuno rimettere al centro il tema degli omicidi sul lavoro, ma anche una Procura al lavoro perché se abbiamo una Procura antimafia, perché non averne una contro le stragi sul lavoro, che sono più di mille all’anno, quindi sono più di tre al giorno? Ci deve essere uno sforzo e una riflessione su questo, chi sbaglia, chi viola le leggi sul lavoro deve pagare in questo Paese e abbiamo visto che purtroppo molte persone non pagano un po’ tiepide ma non ne capiamo il motivo. Si è parlato dell’omicidio nautico e ci sono morti ma non al livello delle morti sul lavoro che l’anno scorso furono 1.043, tante. Non riusciamo a capire il motivo per cui questo tipo di omicidio non debba essere commesso. È essenziale che si faccia molto di più su questo fronte”.

Commovente l’intervento di Emma Marrazzo: “Leggere che ci sono stati altri cinque morti ieri a Palermo è stato brutto, mi chiedevo cosa stesse succedendo, è una guerra. Sembra un film a puntate, una al giorno, ma non se ne vede la fine. Mi piacerebbe vedere quella fine. Sono qui per dire basta, non ne possiamo più. Come dice Pierpaolo Bombardieri, Zero Morti sul Lavoro, so che è impossibile, ma forse se ci proviamo diminuiranno”.

 
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