LANCIO. L’abitazione e i garage sono stati liberati dal sequestro Milena Santirocco, l’insegnante di fitness e danza, 53 anni, di Lanciano ricomparsa sabato sera in un bar di Castel Volturno (Caserta), sei giorni dopo la sua scomparsa da Torino di Sangro. Ieri pomeriggio sono stati tolti i sigilli dall’appartamento di via Genova e dai garage di via Panoramica, nel quartiere Olmo di Riccio, dove la donna, separata e madre di due ragazzi ventenni, viveva con il figlio minore Denis prima di tutta questa faccenda.
Nei giorni scorsi, mentre sul litorale chietino proseguivano le affannose ricerche del 53enne, la Procura di Vasto aveva aperto un fascicolo per sequestro di persona, ipotesi di reato “tecnica” per consentire alla polizia di avviare indagini specifiche per svelare il mistero della scomparsa dell’insegnante di danza. Ma, come anticipato ieri da Centro, in questa storia non ci sono rapimenti o rapitori incappucciati, come aveva detto in primo luogo la donna stessa. La storia di Milena, quella che la donna ha raccontato a procuratori e inquirenti che l’hanno ascoltata per ore domenica mattina, è invece quella di un disagio profondo, che affonda le sue radici in una situazione familiare ed economica difficile, resa ancora più dura dai timori per il futuro. Un futuro che vedeva sempre più oscuro, tanto da portarla ad allontanarsi volontariamente da casa e dai suoi cari e a cercare di farla finita. Obiettivo, fortunatamente, non riuscito.
A quel punto, bagnata e infreddolita, la 53enne ha deciso di rivelarsi e chiedere aiuto in un bar di Castel Volturno. Il comune in provincia di Caserta si trova a circa 180 chilometri da dove Milena Santirocco ha lasciato parcheggiata la sua Renault Clio domenica 28 aprile. Dopo le foto scattate a Torino di Sangro e postate sullo stato Whatsapp, Milena, indossando abbigliamento sportivo e giacca scura, ha vagato a piedi fino a Campomarino (Campobasso), per poi trovare un passaggio in auto verso la Campania. In questi sei giorni si sarebbe arrangiata “elemosinando” frutta e pane quando i negozi chiudevano e dormendo nei parchi pubblici e sulla spiaggia. Fino al punto più basso della sua fuga, quando ha tentato il folle gesto gettandosi nelle acque della riserva naturale Foce del Volturno.
Ma questa non doveva essere la fine per Milena. Intorno alle 21 di sabato 4 maggio la donna è entrata nel bar Nacca di Castel Volturno per chiedere aiuto. Mezz’ora dopo viene raggiunta dagli agenti delle forze dell’ordine di Lanciano e Chieti, che da due giorni sono nel casertano sulle sue tracce. La prima ipotesi del rapimento, le visite mediche in ospedale e poi nella notte il ritorno a Lanciano, dove la mattina seguente davanti a procura e inquirenti, Milena crolla e racconta la verità.
L’insegnante di ballo è attualmente ospitata a casa della madre, nel quartiere di Torre Sansone, dove ha sede anche l’associazione sportiva “Paso Melodia” di cui è titolare. Le televisioni nazionali, che continuano a seguire il suo caso, vigilano sul suo ingresso. Il personale delle forze dell’ordine si è presentato qui ieri pomeriggio per consegnarle alcuni documenti poiché la donna, assediata dalle telecamere, non riesce a uscire. Dal momento in cui sono stati ritrovati Milena, i suoi figli e la sorella Sonia si trincerarono in silenzio. Ci sarà bisogno di tempo e di pace per ritrovarsi.
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