«Scelte disastrose sul Gran Sasso» – L’Aquila – .

L’AQUILA. «Avevano promesso iniziative e progetti per lo sviluppo e la valorizzazione del Gran Sasso. Ma quelle promesse sono state tutte disattese. E, sette anni dopo la loro fondazione, il fallimento dell’ bionda e del suo consiglio è sotto gli occhi di tutti: vincoli ancora più stringenti, strutture abbandonate, una funivia ferma dal primo maggio e un centro turistico al collasso”. Così ha esordito il segretario comunale del Pd Nello Avellani nel corso della conferenza stampa tenutasi con i consiglieri comunali Stefania Pezzopane E Stefano Palumbo e il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci. Un quadro fosco, quello illustrato dal Pd, che è tornato a chiedere trasparenza e un confronto pubblico sulle strategie da attuare «per salvare il Gran Sasso dall’assenza di pianificazione e dall’incapacità progettuale di chi è attualmente a il timone del Comune e della partecipata”.
«I nostri consiglieri», ha aggiunto Avellani, «hanno responsabilmente votato l’emendamento per stanziare i 4 milioni necessari per la sostituzione delle corde. Ma questo non può bastare. Chiediamo trasparenza sulla situazione del centro turistico e sulle azioni che l’amministrazione intende mettere in atto per salvare la società partecipata e con essa i posti di lavoro. E ci confronteremo con la città, con gli operatori della montagna e gli imprenditori per disegnare un progetto di rilancio del territorio che può e deve prevedere l’ipotesi di sostituzione della funivia. In questo momento sono disponibili risorse enormi e straordinarie. Quindi ora possiamo pensare a un progetto diverso, soprattutto perché la funivia, che resterà chiusa per molto tempo, è ormai troppo datata”. E Palumbo si è soffermato sulle conseguenze che la chiusura della funivia avrà sul centro turistico del Gran Sasso. «Vogliamo avere risposte precise e per questo, oltre a un consiglio straordinario, insieme a tutti i consiglieri dell’opposizione, ho chiesto la convocazione della prima commissione. Siamo molto preoccupati per gli effetti che la chiusura della funivia avrà sul futuro dei dipendenti e vogliamo conoscere i bilanci del centro turistico, già in perdita negli ultimi due esercizi e ora ancor più nel rosso. Una situazione disastrosa, con un consiglio comunale latitante”.
«L’amministrazione Biondi segna un drammatico fallimento sul Gran Sasso», ha aggiunto Stefania Pezzopane. «Tre anni di conti in rosso richiedono scelte forti. Anche quello che era aperto e funzionante ora è chiuso, nonostante il centrosinistra abbia garantito centinaia di milioni con i fondi Restart 4%, con il Pnrr e con il fondo complementare. Ma l’emergenza Gran Sasso era solo una scherzo campagna elettorale, subito travolta dai problemi dei palcoscenici milionari e dell’imbiancamento delle piazze storiche”.
E Pietrucci punta il dito contro «una destra (del Comune e della Regione) che, nonostante tutti i soldi a disposizione, non ha saputo disegnare una strategia di sistema per il comprensorio del Gran Sasso. La nostra proposta punta al rilancio dell’area, attraverso la sostituzione del vecchio sistema con uno nuovo (come la funivia), che possa contribuire a definire una vera strategia per il Gran Sasso”. (mm)
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