«Dal 2025 assunzioni, lavori pubblici e meno tasse» – Pescara – .

PESCARA. Dopo dieci anni, il Comune si avvicina alla conclusione del processo di risanamento finanziario: senza più debiti e con un deficit amministrativo che diminuisce anno dopo anno, è tra i più virtuosi d’Abruzzo per i 28 giorni medi nei pagamenti ai fornitori. Circostanze che spingono il sindaco Carlo Masci guardare al futuro con ottimismo, immaginando già a fine anno un nuovo impulso a manutenzioni e asfalti, grazie alla possibilità di accendere mutui, all’ipotesi non troppo remota di abbassare le aliquote IMU e TARI e addirittura ad aumentare l’organico dell’organizzazione con nuovi concorsi.
«Consegneremo al nuovo sindaco un Comune totalmente risanato e virtuoso, come certificato nella relazione della Corte dei Conti», ha spiegato ieri mattina Masci incontrando insieme all’assessore alle Finanze e Bilancio Eugenio Seccia e al responsabile del settore Andrea Ruggeri per illustrare il contenuto delle recenti comunicazioni pervenute dalla magistratura contabile, «siamo giunti al termine di un percorso lungo, difficile e complesso. Negli ultimi cinque anni abbiamo dovuto gestire un piano di risanamento legato alla predisposizione dichiarata dieci anni fa. Abbiamo rilevato un comune dove ogni anno dovevamo restituire allo Stato più di 4 milioni per recuperare debiti pregressi. Oggi siamo molto più leggeri e possiamo acquisire piena autonomia finanziaria”.
Al termine dell’ultimo anno previsto, dal 1° gennaio 2025 il Comune uscirà dalla procedura di riequilibrio finanziario. La Corte dei Conti, nella delibera n. 119 del 2024, ha evidenziato il “pieno raggiungimento degli obiettivi relativi all’esercizio in esame”. “Le informazioni relative all’esercizio 2023 sembrano dimostrare l’efficacia delle azioni correttive intraprese dall’ente”, si legge nell’analisi dei giudici. Come ha evidenziato Seccia, entrando nel dettaglio del riequilibrio, il fondo cassa «che rappresenta il vero termometro dello stato di salute degli enti locali» è quasi raddoppiato dal 2016 al 2023, passando da 11.917.882,94 euro a 21.946.665,80 euro. Numeri che fotografano “il miglioramento della liquidità”. Inoltre, a fronte di un deficit di oltre 63 milioni registrato nel 2015, la quota al 2023 sfiora i 27 milioni. «Abbiamo coperto il deficit», rimarca Seccia, «molto più velocemente di quanto previsto nel piano di riequilibrio. Non graveremo più sulle generazioni future. Rispetto ai 79 giorni di ritardo registrati nel 2016, nel 2023 il Comune ha pagato i fornitori con 2,2 giorni di anticipo rispetto ai 30 giorni standard a disposizione delle amministrazioni, riuscendo così a spendere 60mila euro in più ogni mese”. Oggi i tempi medi di pagamento sono di 28 giorni contro i 109 del 2016. «Siamo tra le amministrazioni più virtuose d’Italia, sicuramente in Abruzzo se guardiamo ai comuni capoluogo», esulta Seccia. «Non solo la città è cresciuta, ma abbiamo anche ripagato i debiti con un miglioramento di cui sono molto orgoglioso. Abbiamo fatto quello che ci eravamo impegnati ad inizio mandato, grazie ad una struttura amministrativa che non è seconda a nessuno”, gli fa eco il sindaco Masci, ricordando anche i lavori pubblici avviati “per 120 milioni di euro tra fondi Pnrr, trasferimenti statali e regionali ”.
Il miglioramento della situazione finanziaria si tradurrà con la prossima manovra finanziaria nella possibilità di accendere mutui e nell’eliminazione dei vincoli di assunzione. «Finora abbiamo dovuto districarci come funamboli», ha concluso Masci, «a fine anno però il nuovo sindaco, che spero sarò io, potrà stilare un bilancio in cui sia prevista una riduzione delle imposte comunali, nuovi concorsi e aumento dei costi delle opere pubbliche”.

 
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