Stadio Bonolis, accordo più stretto dopo la ripresa delle trattative – Teramo – .

TERAMO. Stadio Bonolis: la trattativa tra Comune e imprenditore Franco Iachini continua. Dal sindaco Gianguido D’Alberto Ritorna l’ottimismo sulla possibilità di concluderla positivamente al più presto. Stiamo lavorando da tempo affinché la gestione sportiva dello stadio passi nelle mani dell’ente pubblico e sia separata da quella commerciale. Le cifre in gioco, secondo quanto emerso nelle scorse settimane, parlano di una richiesta di Iachini (che gestisce l’impianto di Piano d’Accio attraverso la società Soleia) di 4,5 milioni di euro e di una proposta del Comune di 4,2 milioni con anticipo immediato di un milione.
Il dialogo tra le parti, dopo le recenti prese di posizione pubbliche sullo spinoso tema, è in continua evoluzione e nel corso della Domenica Sportiva Rete 8 Iachini ha dichiarato: «C’è il 50 per cento di probabilità che la trattativa vada a buon fine. Non molleremo la richiesta avanzata. È un’operazione a costo zero per le casse comunali perché le risorse della parte commerciale ripagherebbero l’acquisto della concessione”. D’Alberto, contattato ieri dal Centro, ha detto: «Siamo tornati sui canali corretti di una trattativa. Stiamo effettuando una serie di controlli per fotografare la situazione. È il momento di accelerare, è una priorità che stiamo affrontando. Stiamo lavorando per raggiungere l’obiettivo nel più breve tempo possibile. Sono fiducioso, ma è chiaro che gli accordi si possono fare in due”. In caso di fumata bianca si chiuderebbe anche l’arbitrato attualmente in corso tra Comune e Iachini. Teramo, dal canto suo, è spettatore interessato della vicenda. Nello stanziamento del budget in vista del prossimo campionato di Serie D inciderà la questione legata allo stadio Bonolis. In caso di mancato raggiungimento di un accordo tra Comune e Iachini, infatti, Teramo dovrebbe corrispondere al dirigente cifre più elevate (200mila euro più Iva) per giocare a Bonolis e questo influenzerebbe inevitabilmente i piani della società in termini di spese annuali. A meno che non si decida di andare a giocare in un altro stadio omologato per la serie D (in caso di necessità viene presa in considerazione l’opzione del campo di Morro d’Oro), ma è uno scenario che si vuole comunque cercare di scongiurare.
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