L’AQUILA – Nel pomeriggio di lunedì 6 maggio scorso, nel monastero delle Clarisse di Paganica, si è svolto un interessante incontro di riflessione sull’ecologia integrale.
La chiesa del convento era piena di cristiani e di appassionati di tematiche socio-ambientali; con la presenza delle sorelle povere di Santa Chiara, abbiamo ascoltato la testimonianza del Frate Minore Francesco Zecca, della Provincia religiosa di Lecce. Ha sensibilizzato la nostra coscienza – a partire dal Magistero di Papa Francesco, con l’enciclica Lodato sì (2015), e le esortazioni apostoliche Querida Amazzonia (2020) e Laudato Deum (2023) – sui temi: la cura della nostra casa comune, gli scenari economici attuali, la storia recente del nostro Mediterraneo, le sfide sociali odierne. Il giovane religioso, infatti, opera presso l’ufficio “Giustizia, pace e tutela del creato” del suo Ordine, ed è referente – presso la Pontificia Università Antonianum – dell’importante scuola di formazione superiore “Oikos”, sull’ecologia integrale e il Mediterraneo.
Fratel Francis ha delineato i problemi urgenti che interpellano le nostre coscienze, riguardanti: inquinamento, sfruttamento delle risorse, riciclaggio, povertà e ingiustizia, guerre e migrazioni, cambiamento climatico; portando alla nostra attenzione le fondamentali “pro-vocazioni” che ci giungono – ormai da un decennio – dall’attuale Vescovo di Roma. Ha presentato gli importanti progetti che i Frati Minori del Salento portano avanti – da diversi anni – in diverse terre “ferite”; in particolare nella città di Taranto. Queste stanno vedendo il coinvolgimento di diverse università di tutta Europa e di centinaia di giovani; con progetti riguardanti: accoglienza, orientamento, economia sostenibile, formazione.
Abbiamo preso coscienza – sulla scia dei pronunciamenti di Papa Francesco – del fatto che le sfide attuali sono, innanzitutto, antropologiche e sociali; riguardano la dignità di tutte le creature e della persona umana in particolare; ci sfidano a livello etico e valoriale; mettono in discussione i nostri stili di vita personali e il cammino degli Stati; ci invitano a guardare al futuro con speranza cristiana, che ci incoraggia a essere operatori di bene.
Ci auguriamo che il nostro impegno – personale e comunitario – perseveri nella conversione di cui il nostro universo ha bisogno, a tutti i livelli.
