Modifica della regolamentazione ed eliminazione della divisione in fasce di età per l’accesso ai servizi di welfare per i bambini autistici. La decisione, per far fronte alle difficoltà e alle polemiche emerse dopo il taglio degli orari di riabilitazione degli utenti deciso ad aprile dall’Usl di Lecce, è arrivata l’altro ieri dal vertice di Bari tra i vertici sanitari della Regione e i direttori generali dell’Azienda le Aziende Sanitarie per fare il punto sui budget di spesa relativi ai dipartimenti di salute mentale.
Un passo avanti, almeno in teoria, che dovrebbe contribuire a sbrogliare l’intreccio burocratico relativo al ripristino della riabilitazione annunciato nei giorni scorsi alle famiglie dagli Amici del Centro Nico, dopo una nota della stessa Regione, e poi invece interrotto con gravi disagi tra famiglie.
L’avvertimento all’Asl
Il problema è iniziato ad aprile con la riduzione del 50% delle ore di assistenza e riabilitazione per i bambini autistici della Gatta leccesein particolare per la fascia di età compresa tra i 6 e gli 11 anni.
Ora, però, dopo alcuni passaggi a vuoto e continui scaricabarile ma anche dopo un confronto in Commissione sanitaria regionale, si apre una nuova finestra di opportunità per le famiglie e i bambini autistici: sono circa 2mila i minori con autismo e altre patologie nel Salento. forme di disabilità mentale. Tra l’altro i genitori hanno annunciato anche una diffida all’Usl per chiedere il ripristino dell’orario per il mese di maggio oltre ad altre richieste.
L’incontro in Asl con i responsabili dei centri riabilitativi
Il nuovo scenario autorizzato dall’Assessorato regionale «per garantire la presa in carico dei pazienti per i posti già oggetto di convenzione contrattuale con l’Usl per l’anno 2023 e fino al 31 maggio 2024» sarà illustrato questa mattina dai vertici dell’Asl guidata dal direttore generale, Stefano Rossi, in un doppio incontro presso il Dipartimento di Neuropsichiatria infantile di Piazzetta Bottazzi a Lecce. Parteciperanno i dirigenti delle associazioni Amici di Nico e Istituto Santa Chiara”. L’incontro dovrebbe servire a rimodulare i servizi alla luce del rinnovato invito della Regione a ripristinare la riabilitazione. Difficile capire al momento, però, se i tagli orari (ancora in vigore) verranno annullati del tutto o se bisognerà trovare un nuovo punto di incontro tra i centri e l’Azienda Sanitaria Locale, che comunque essere chiamati «a garantire la continuità terapeutica e sanitaria, senza il vincolo del rispetto del limite per fasce di età».
© TUTTI I DIRITTI RISERVATI
Leggi l’articolo completo su
Giornale pugliese
