Il Bari spera e si affida a Nasti. Con il Brescia vietato sbagliare con De Laurentiis sotto guardia – .

Il Bari spera e si affida a Nasti. Con il Brescia vietato sbagliare con De Laurentiis sotto guardia – .
Il Bari spera e si affida a Nasti. Con il Brescia vietato sbagliare con De Laurentiis sotto guardia – .

Le ore più difficili per il Bari. Non solo i risultati che mancano, non solo la sfiducia ormai radicata nella società, ma anche una tensione palpabile, causa di reazioni disordinate o addirittura violente, come quelle di un gruppo di tifosi contro il ds Ciro Polito. Tensioni che preoccupano, al punto che in occasione dell’ultima partita della stagione regolare di Serie B, in programma venerdì sera contro il Brescia, era previsto un notevole rafforzamento delle azioni di sicurezza, a partire dalla scorta del presidente biancorosso Luigi De Laurentiis. Una forma di prevenzione prevista dal comitato per l’ordine e la sicurezza della provincia di Bari con l’obiettivo di evitare eventi spiacevoli, come quello ai danni del direttore.
Non è il modo migliore per preparare la partita, sperando che ce ne siano anche altre. Significherebbe aver scongiurato l’incubo della retrocessione diretta e essersi garantiti almeno la doppia sfida dei play out. Venerdì sera calerà il sipario su un torneo che avrebbe dovuto assumere una rilevanza diametralmente opposta dopo il quasi-capolavoro dello scorso anno. Invece il baratro incombe.
«Sono ovviamente contrario ad ogni forma di violenza – afferma il musicista Emanuele Arciuli, grande tifoso del Bari, facendosi portavoce del pensiero di ogni vero tifoso – e prendo le distanze da ogni manifestazione che si esprima sotto forma di aggressività e maleducazione”. Questa è la premessa, prima di entrare nel merito della situazione tecnica della squadra. «Penso che i problemi del Bari – prosegue – dipendano da un complesso di ragioni. Innanzitutto manca il supporto tecnico, c’è solo l’esperto Polito, anche lui drammaticamente sopravvalutato, e che quest’anno ha sbagliato tutto; ma sarebbe troppo conveniente fare di lui il capro espiatorio, perché le scelte dovrebbero essere condivise e fatte proprie dalla società che ne è quindi pienamente corresponsabile. Senza Giuntoli non solo il Napoli ma anche il Bari hanno sofferto. Quindi la comunicazione era completamente sbagliata. Mi dispiace perché un’eventuale retrocessione sarebbe un colpo devastante per lo Sporting Bari”.
Quindi cosa trattenere? Al fattore San Nicola, che resta comunque un valore aggiunto, e al potenziale di alcuni giocatori che non c’entrano nulla con la fascia bassa della classifica di Serie B. Capitan Di Cesare e compagni non sono da meno al Brescia, almeno sulla carta. E poi c’è il fattore Nasti, che nel momento clou della stagione prova a caricarsi sulle spalle la responsabilità del gol. Con il Cosenza, appena un anno fa, fu decisiva. Presentarci in questi termini sarebbe la cosa migliore per i baresi.
Le nubi, però, si fanno più fitte se si guarda alla condizione atletica della squadra, regolarmente meno brillante di quella avversaria. Quasi tutti perdono i duelli e in alcune circostanze le tanto decantate qualità del dribbling generano effettivamente la superiorità che serve. Senza dimenticare lo stato psicologico del gruppo. Moralità letteralmente sotto i piedi, personalità non certo da vendere. Con tutto quello che comporta in termini di prestazioni e risultati. La sensazione è che nessuno in squadra potesse pensare ad una degenerazione di questo tipo. E ora è difficile riprendersi.

 
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