Una persona altruista, che amava la vita. Quella stessa vita che lo aveva colpito più volte ma che non gli aveva mai fatto perdere il sorriso e la voglia di restare vicino alle persone alle quali sapeva dimostrare affetto. Viene descritto così dai suoi amici, Franco Di Comite, ex deputato salernitano di Forza Italia e vicedirettore generale del pastificio Antonio Amato scomparso all’età di 74 anni dopo una lunga malattia Firenze, la sua ultima città di residenza. Di Comite fu tra i fondatori a Salerno del partito guidato e fondato all’epoca da Silvio Berlusconi. In Toscana viveva con la sua seconda moglie Natalie da cui ha ottenuto la terza figlia Evelyn, poco più che ventenne. Gli altri due figli Pietro e Mariaelisa sono figli di Filomena Amato.
Ed è proprio ai bambini che Gigi Casciello ex Forzista rivolge un pensiero speciale, riavvolgendo il nastro dei ricordi: «Mi rattrista molto. Franco creò a Salerno il partito FI. È stato lui il primo a chiedermi di correre. Era un amico – ha ricordato Casciello – l’unico che mi fu vicino nel 2001. Aveva sempre il sorriso stampato in faccia. Esce il pezzo di una Salerno gaudente e di grande eleganza. Sono vicino ai suoi figli, è stato dirigente di Antonio Amato negli anni d’oro. Proprio in questi giorni pensavo a lui: quando si iniziano nuove campagne elettorali spesso si ripensa a quelle passate”. Di Comite è stato vittima di due incidenti stradali, uno dei quali nel 2010 Positano. Da allora l’ex vice e dirigente convive con molti problemi fisici.
Si prendeva cura di lui sua moglie, che non lo lasciava mai solo neanche per un secondo, come ricorda Piero Cosentinotra i suoi migliori amici – che lo hanno accompagnato in tutte le fasi della vita: «La nostra amicizia è iniziata nell’infanzia, poi è continuata attraverso la collaborazione lavorativa: io avevo un’agenzia pubblicitaria, lui era responsabile marketing e vicedirettore generale della Antonio Amato. Insieme abbiamo portato in Italia il terzo brand e poi abbiamo finito per sponsorizzare la Nazionale di calcio. Viveva la politica con passione – ha evidenziato Cosentino – era un amante delle cose belle e un grande professionista. Era molto amico di Berlusconi e aveva un rapporto diretto con le gerarchie del partito, era un entusiasmo al limite quasi di una simpatia illimitata. Non aveva bisogno d’altro che di partecipare alla vita attiva del parlamento. Uomo di buon cuore, molto affettuoso, non si sottrasse mai alla carità silenziosa. Ha cresciuto i suoi figli con amore sconfinato”. I funerali avranno luogo questo pomeriggio alle 15 a Firenze.
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