POLITICHE SOCIALI – Sabato 11 maggio 2024, iniziativa di Alice Ferrara Odv patrocinata dal Dipartimento delle Politiche Sociali e Sanitarie
“Parliamo di ictus cardio embolico e fibrillazione atriale”. Questo il titolo della tavola rotonda che si terrà Sabato 11 maggio dalle 9:30 nella sala dell’ex Refettorio San Paolo in via Boccaleone, 19, organizzato da Alice Ferrara Odv, con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Sociali e Sanitarie del Comune di Ferrara e dell’Azienda Sanitaria Ferrarese.
Ciò che ci aspetta è un’opportunità per un aggiornamento sull’ictus cardio-embolico, una forma comune di ictus, e il suo principale fattore di rischio che è la fibrillazione atriale. La stima è che ogni anno, in Italia, circa 150mila persone siano colpite da un ictus.
All’iniziativa verranno portati i saluti istituzionali da parte diassessore comunale alle Politiche Sociali. A seguire, l’introduzione della professoressa Maria Rosaria Tola, già direttrice del Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara. Relatori della giornata, oltre al presidente di Alice Ferrara Odv – e delegato per l’Italia presso Safe (Stroke Alliance For Europe) – Claudio Mari, il dottor Cristiano Azzini, direttore sanitario dell’Unità Operativa di Neurologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara, e Il dottor Loris Roncon, direttore emerito della Cardiologia e del reparto specialistico dell’Ospedale di Rovigo.
La tavola rotonda è stata arricchita dalle testimonianze di persone che hanno attraversato la fase più acuta dell’ictus, di badanti e di operatori del Terzo Settore. Verranno nuovamente presentati i risultati del progetto ‘Life After Stroke’, realizzato in collaborazione con la Cooperativa Sociale Riabilitare, che ha portato alla realizzazione di un vero e proprio quaderno con le esperienze di vita vissute durante la fase di malattia dai pazienti e dalla loro rete familiare e benessere.
La mattinata di sensibilizzazione è importante, poiché l’ictus è la principale causa di disabilità negli adulti in tutto il mondo, la seconda causa di demenza e la terza causa di morte.
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