“Rimborsi destinati alle zone non attraversate dal gasdotto Snam” – .

“Rimborsi destinati alle zone non attraversate dal gasdotto Snam” – .
“Rimborsi destinati alle zone non attraversate dal gasdotto Snam” – .

«Le cose buone si fanno insieme, uno dei proclami elettorali preferiti dal sindaco Lattuca, si adatta molto bene alla vicenda del metanodotto ‘Linea Adriatico’ nel tratto di Cesena. Sì perché, trattandosi di una ‘brutta cosa’, il sindaco ha preferito farlo lui stesso”. Così inizia la lettera Maria Grazia Gardelli, candidato al consiglio comunale con Cesena Siamo Noi e presidente del Comitato “No Tubo Romagna”.

Al centro della lettera il gasdotto Snam, la maxiopera che attraverserà il territorio comunale di Cesena per circa 19 km, partendo da Borello e passando per San Carlo, Roversano (dove il gasdotto attraverserà il fiume Savio in due tratti), San Vittore, Settecrociari, Diegaro fino alla frazione Provezza. Un tema sul quale, nell’ultimo consiglio comunale, è intervenuto lo stesso sindaco Lattuca, annunciando alcune novità.

“Nessuna disponibilità a colloqui seri per chiedere garanzie a tutela del territorio devastato dagli eventi del maggio scorso, come richiesto dal comitato NoTubo Romagna e dai singoli cittadini – scrive Gardelli – e nessuna condivisione sui trenta denari, scusate, 950mila euro realizzati a disposizione di Snam al Comune come ‘compensazione’. L’amministrazione comunale decide che questa vergognosa ‘risarcimento’ venga iscritta in bilancio per opere a beneficio di altre zone del comune, ignorando totalmente i cittadini danneggiati dalla Snam. Brutta decisione.” Sul tema, anche la consigliera comunale di Cesena Noi Noi Denise Parise aveva sottolineato, sia in Commissione che in Consiglio Comunale, la singolare dislocazione dei fondi in aree lontane da quelle effettivamente interessanti per l’opera.

Secondo Gardelli “L’amministrazione comunale ha perso ancora una volta l’occasione di fare la cosa giusta. Un’amministrazione seria avrebbe convocato i cittadini e il comitato e avrebbe pensato al modo migliore per utilizzare queste risorse. Qui, però, si alimenta ancora una volta una guerra tra poveri (a pensarci male, potrebbe sembrare per fini elettorali), che vede i cesenati di seconda classe dar in pasto ai peggiori piani della Snam e di seconda classe cittadini di classe che beneficiano del denaro rubato ad altri”.

“E sia chiaro – chiarisce l’esponente del Comitato No Tubo – non è la cifra mal spesa di questi quattro soldini a far male. Nessuno dei cesenati sottoposti a esproprio forzato sa cosa fare con le elemosine della Snam. Ciò che fa male è il disprezzo verso i cesenati che hanno avuto l’audacia di difendere a loro spese il territorio e l’ambiente di tutti e per questo vengono ignorati e messi a tacere. L’amministrazione comunale ha perso ancora una volta l’occasione di fare la cosa giusta. Ha perso l’occasione – conclude Maria Grazia Gardelli – di essere ricordata come l’amministrazione che sa stare al fianco dei suoi concittadini, con la schiena dritta, con il coraggio di altri comuni italiani, Sulmona in primis, che forse hanno più lucidità di nostro cosa significa essere l’avamposto e la voce delle persone che dovrebbero rappresentare”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Cingolani, Grimaldi e D’Andrea tra i protagonisti della 47esima edizione del Trofeo San Girio – picenotime – .
NEXT Cento anni di lotte operaie in Italia nel nuovo documentario di Peter Marcias La Nuova Sardegna – .