“Evento celebrativo e identificativo per Ragusa e per i ragusani” – .

IL Lo scorso fine settimana si è svolto l’evento “Mascarata”, una giornata celebrativa e culturale nella città di Ragusa. Un’iniziativa che ha avuto molto successo e ha riscosso moltissima partecipazione. Come è nata l’idea di Mascarata? Lo abbiamo chiesto a Nando Chessari, uno degli organizzatori dell’evento.

Nando, raccontaci l’idea iniziale di Mascarata

L’idea di Mascarata parte dall’esigenza di fare una festa ragusana, per celebrare la bellezza della città e dei ragusani che la vivono con passione. Nasce dalla volontà di annullare le divisioni che da sempre dividono il nostro territorio, quasi come quel catastrofico terremoto del 1693. L’evento si è svolto infatti nei due centri storici ragusani, per mettere da parte certi campanilismi, ed esaltare la sua unicità. Nel termine “Mascarata” si fondono i due elementi principali di questa manifestazione: le maschere e il corteo. Il momento clou della festa si è svolto la domenica, con un corteo che collegava le due piazze principali, partendo da piazza San Giovanni fino a piazza Duomo.

Questa iniziativa parte quindi dalla nascita di un’associazione del tutto nuova: Pietra Viva. Di cosa si tratta?

L’Associazione Pietra Viva è un’associazione che ha lo scopo di promuovere attività socio-culturali nel territorio ibleo. È composto principalmente da giovani che amano la città, hanno studiato a Ragusa e stanno facendo di tutto per restare qui, anche a livello lavorativo. Il territorio è fertile e la voglia di promuoverlo e farlo crescere con eventi e altre attività culturali è tanta. L’associazione individua nella maschera un simbolo neutro del barocco ragusano, le maschere sono testimoni attente e presenti della storia evolutiva della città.

Com’è stato per te organizzare Mascarata?

Stiamo lavorando a questo evento esattamente da un anno, dalle prime idee alle misure finali. Un anno fatto di lunghissime serate in cui ci siamo incontrati per trovare un format adatto alla città, in cui ci siamo chiesti quali potessero essere le criticità per provare a risolverle e metterci in discussione. Siamo rimasti sorpresi dal fiume di persone che è passato per Ragusa in questo evento: dal corteo agli spettacoli teatrali, alla tavola rotonda, alle passeggiate culturali e al tour dei fantasmi. Ad ogni evento c’è stata una grande partecipazione, e siamo felici di condividere questo successo con i ragusani, visto che si è trattato di un evento totalmente organizzato per amore della città e dei cittadini che si sono dedicati al territorio: sono state ricordate due figure ragusane in questo caso, dal più recente Maestro Giuseppe Leone al Prof. Spadola, entrambi attenti osservatori e interpreti delle maschere iblee.

Ci sarà un addio a Mascarata 2025?

Il nostro intento è quello di creare un evento in cui i cittadini possano riconoscersi e che possa diventare identificabile per Ragusa. I numeri e i feedback sono dalla nostra parte, quindi lo speriamo.

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