Apre a Siracusa la mostra “Il regno di Ahhijawa”. I Micenei e la Sicilia” – .

Apre a Siracusa la mostra “Il regno di Ahhijawa”. I Micenei e la Sicilia” – .
Apre a Siracusa la mostra “Il regno di Ahhijawa”. I Micenei e la Sicilia” – .

La mostra “Il regno di Ahhijawa. I Micenei e la Sicilia”. Articolato in otto sezioni, nasce come approfondimento della conoscenza della straordinaria civiltà, ricordata nei testi ittiti con il nome di Ahhijawa, che, intorno alla metà del II millennio a.C., prese forma nella Grecia continentale, definita micenea da il nome del sito più importante di questa fase, Micene in Argolide. Occuperà l’intero arco della tarda età del bronzo in Grecia, tra il XVII/XVI e l’XI secolo. aC, definito Tardo Elladico.

I temi in cui si articola il progetto sono dedicati agli aspetti caratteristici della società micenea attraverso testimonianze di cultura materiale che meglio possano riflettere la ricchezza e la complessità sociale di questa fase della storia del Mediterraneo.

I manufatti scelti provengono da contesti rappresentativi di tombe, palazzi e insediamenti nonché da magazzini e servono a illustrare le caratteristiche della società palatina micenea; le diverse tipologie di lavoro svolte dalla popolazione sotto il controllo amministrativo dei palazzi e la loro vita quotidiana; il settore specifico del lavoro delle donne, come potenti sacerdotesse o come lavoratrici nella produzione tessile, nonché la vita dei bambini; i meccanismi di amministrazione e applicazione del potere attraverso l’esercito; la religione, che fornisce la struttura ideologica per il funzionamento della società e dell’apparato statale; l’impatto sulla cultura materiale derivante dai contatti transmediterranei su entrambe le sponde del Mar Ionio, con particolare attenzione alla Sicilia sud-orientale; la società post-palaziale con la sua espressione marziale che trova sorprendenti parallelismi nella Sicilia del XII e XI secolo nelle sepolture dei guerrieri.

Le opere esposte, oltre 180, provengono da diversi musei greci, dal Museo Archeologico Nazionale di Atene, Patrasso, Micene e da prestigiose istituzioni museali italiane, dal Museo Archeologico Nazionale di Taranto, di Cagliari, dalla Soprintendenza di Brindisi e di Lecce. Sono presenti anche reperti siciliani provenienti da Agrigento e dal Museo di Caltanissetta e dallo stesso Paolo Orsi di Siracusa.

L’esposizione, interamente finanziata dal Parco Archeologico di Siracusa, Eloro villa del Tellaro e Akrai, è frutto della collaborazione tra l’istituzione siciliana e l’Istituto Archeologico Austriaco di Vienna ed è curata da Anita Crispino, archeologa ufficiale del Parco e Reinhard Jung, ricercatore presso l’Istituto Archeologico Austriaco. È previsto anche un catalogo edito da “L’Erma di Bretschneider”. Entrata gratis.

 
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