Che impatto avrà l’ampliamento del Porto di Carrara sul litorale massese? – .

COMUNICATO STAMPA

Nella prestigiosa cornice del teatro Guglielmi, ieri, i Paladini Apuoversiliesi hanno presentato un importante evento, affrontando il tema cruciale dell’erosione costiera con un’interessante ricostruzione storico/scientifica.
Questo problema, molto sentito dalla nostra comunità, ci offre oggi l’occasione per una profonda riflessione sul futuro del nostro litorale e delle nostre coste.
Nel corso dell’iter per il piano regolatorio portuale da sottoporre a VAS (Valutazione Ambientale Strategica) da parte del Ministero dell’Ambiente, il Comune ha fornito all’Autorità di sistema portuale un contributo di osservazioni tecniche finalizzate alla salvaguardia dell’equilibrio costiero locale.
Con le controdeduzioni fornite, l’Autorità di Sistema Portuale ha dovuto ammettere che, diversamente da quanto inizialmente riportato, il Porto di Marina di Carrara, nella sua attuale configurazione, contribuisce ad aggravare i processi erosivi che interessano la nostra costa fino a 3,5 km a sud della costa. frangiflutti (e non 0,5 km come inizialmente rappresentato), con effetti negativi sulla morfodinamica costiera, anche a sud della foce del Lavello.
Questo dato implica necessariamente la necessità di considerare tali interferenze nella valutazione delle opere compensative di natura risarcitoria. Ed è motivo di preoccupazione che questo rilevante dato non sia stato adeguatamente considerato nello studio di modellazione morfodinamica costiera che supporta il Piano Regolatore del Porto (PRP).
È quindi necessario aggiornare lo studio, eliminando gli errori segnalati e inserendo il cosiddetto scenario zero, al fine di dimostrare le differenze erosive delle nuove opere portuali rispetto allo stato attuale.
Il Comune ha quindi provveduto ad inviare in data odierna una nota al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e all’Autorità di Sistema Portuale richiedendo espressamente un approfondimento delle predette considerazioni, al fine di adottare le attività necessarie per minimizzare gli impatti sulla massa dell’ambiente costiero. . Rimaniamo quindi al di là di quello che potrà essere l’esito della procedura di VAS, in attesa di forme di collaborazione con il Ministero e l’AdSP per trovare soluzioni condivise.
Assicuriamo ai nostri cittadini che faremo ogni sforzo per proteggere il nostro ambiente costiero e le nostre attività balneari, tenendoli informati su eventuali sviluppi e continuando a lavorare per difendere i nostri interessi e il nostro territorio.

 
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