Resistenza
pubblicato su 9 maggio 2024 |
di Massimo Campi
Con la Le Mans Endurance Series ripartono le gare di prototipi anche in Europa.
Immagini ©Massimo Campi
La storia del Campionato del Mondo di gare di durata subì un netto declino negli anni ’70 quando fu soppiantato dalla Formula 1 che prevedeva gare brevi e più attraenti per la televisione. Un nuovo impulso arrivò negli anni ’80 con i prototipi del Gruppo “C” ma all’inizio degli anni ’90 il presidente della FIA Jean Marie Balestre ne decretò la fine definitiva.
Ritornano le gare di endurance grazie alle gare americane dell’IMSA e alle nuove imbarcazioni come la Riley & Scott e la Ferrari F333SP, ma anche alle gare con le vetture GT1 che riportano in pista il pubblico.
L’American Le Mans Series diventa la serie mondiale più importante.
L’American Le Mans Series, o ALMS, era il campionato creato nel 1999 da Don Panoz, sotto l’egida dell’IMSA. Le gare si svolgevano esclusivamente in Nord America e i due eventi principali della serie furono la 12 Ore di Sebring, prima gara del campionato disputata a marzo, e la Petit Le Mans che si disputò sul circuito di Road Atlanta. L’American Le Mans Series ha utilizzato i regolamenti e le regole emanate per la 24 Ore di Le Mans dall’Automobile Club de l’Ouest facendo correre diverse classi di vetture affidate a più piloti contemporaneamente e alla fine della stagione la squadra vincitrice di ogni classe ha guadagnato un invito a partecipare alla 24 Ore di Le Mans.
La Le Mans European Series nasce in Europa.
L’ACO, visto il successo dell’American Le Mans Series, decise di creare un campionato europeo simile sull’esempio dell’ALMS in America per aiutare i vari team rimasti senza una serie internazionale. L’obiettivo dell’ACO era quello di creare una serie europea con regolamenti simili a quelli in vigore alla 24 Ore di Le Mans, cercando di attirare anche i costruttori ufficiali proponendo gare più lunghe di quelle americane, ma con meno gare in calendario da provare contenere i costi.
La serie è stata promossa nel 2003 sotto la bandiera di LMES – Serie Endurance di Le Manse quell’anno si trattava di un unico evento chiamato 1000 Km di Le Mans, un’unica gara lanciata a scopo promozionale prima dell’inaugurazione della serie vera e propria nel 2004.
Il campionato inizia con la stagione 2004, quattro eventi sono inclusi nella Le Mans Endurance Series: il Monza 1.000 km, Nürburgring 1.000 km, Silverstone 1.000 km e Spa 1.000 km, riscuotendo subito successo presso un gran numero di concorrenti, vi aderirono, rendendo le gare interessanti per il pubblico. Il campionato ancora oggi è quello di riferimento per tutti i team privati e le vetture che corrono in questo campionato sono principalmente di 2 tipologie, prototipi e GT, a loro volta divise in due categorie in base alle prestazioni velocistiche, esistono quindi 4 diverse classi di vetture. Nel campionato attuale non sono più ammesse vetture ufficiali delle classi maggiori (prototipi e GT) che gareggiano esclusivamente nel campionato mondiale WEC.
Il 9 maggio 2004 con la 1000 Km di Monza iniziava la stagione e la storia della categoria. Al via saranno numerose le vetture suddivise tra Prototipi e GT. IL Audi R8 sono loro i protagonisti, gestiti dell’Audi Sport UK Team Veloqx e Team Goh. Sotto la bandiera a scacchi, sull’asfalto bagnato dalla pioggia, passa per prima la vettura del team inglese guidata da Johnny Herbert /Jamie Davies seguito dal gemello di Allan McNish/Pierre Kaffer e dalla R8 del team giapponese di Rinaldo Capello/Tom Kristensen/ Seiji Ara.
Là Ferrari 550 GTS-Maranello di Christophe Bouchut /Pedro Lamy /Steve Zacchia è la prima Granturismo a tagliare il traguardo e vincitrice della classifica GTS.
Tag: 1000 km monza, 1000 Km Monza 2004, 1000Km 2004, Foto Massimo Campi, Le Mans Endurance Series, LMES, monza
Circa l’autore
Massimo Campi Perito meccanico, fotografo, giornalista, nel mondo del motorsport da oltre 40 anni. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.
