le cinque marce coordinate delle Apuane Libere – .

le cinque marce coordinate delle Apuane Libere – .
le cinque marce coordinate delle Apuane Libere – .

MASSA-CARRARA – “Tra le varie campagne di protesta della società civile che interessano diversi settori della montagna toscana – riferisce Apuane Libere – dalla funivia Doganaccia-Corno alle Scale sulla Montagna Pistoiese alla costruzione di una strada forestale nel cuore l’Oasi della gravina di Botri nella media valle del Serchio, dal tristemente famoso mega impianto eolico industriale di Monte Giogo di Villore nel Mugello all’asfaltatura della strada del crinale del Pratomagno, l’ecocidio in atto sulla catena montuosa delle Apuane Alpi, rappresenta senza dubbio la madre di tutte le battaglie ambientaliste a livello regionale e non solo. Si tratta di difendere questi ultimi rilievi, in parte compresi in un Parco che è sempre più considerato il “Parco delle Grotte delle Alpi Apuane”, dall’assalto di chi li sta letteralmente sgretolando per soddisfare il lucroso mercato del carbonato di calcio e del lusso. che avvantaggia pochi a scapito della maggioranza, che sabato prossimo faremo un’escursione consapevole, gratuita e aperta a tutti, con ritrovo alle ore 10 al Piazzale dell’Uccelliera nel comune di Carrara. Ospite d’onore della giornata sarà l’esperto alpinista Renzo Gemignani, pluridecorato soccorritore alpino ed ex barcollante professionista, che illustrerà ai presenti l’importanza storica e geologica del Territorio di Foce di Pianza e Monte Sagro: un possente e antica massa sacra popolazione dei Liguri Apuani ed oggi minata alle loro pendici da nuovi progetti di scavo”.

“Abbiamo voluto abbracciare in un abbraccio ideale e contemporaneo – spiega Gianluca Briccolani, presidente del volontariato – le cinque grandi criticità ecologiche a livello toscano, per dire basta a quei modelli di “sviluppo” ecologicamente e paesaggisticamente insostenibili : soprattutto in aree naturali protette di pregio nazionale ed internazionale. Tutti progetti sconsiderati e speculativi, quasi sempre concepiti dai Comuni con il benestare della Giunta Giani, che provocano danni irreversibili a quelle sempre più rare risorse comuni in termini di ecosistemi. Interventi decisi sulla testa della gente – continua Briccolani – a vantaggio di pochi e a danno delle generazioni future, ignorando ed eludendo sistematicamente i vincoli delle aree protette e dei piani paesaggistici: il tutto in aperto contrasto con i moderni principi di sviluppo sostenibile fissati dalla l’Agenda ONU 2030 che fanno ormai stabilmente parte del comune sentire della maggioranza dei cittadini. All’indomani del servizio appena sufficiente andato in onda per la messa in onda di Report, è davvero necessario che tutti i cittadini aprano gli occhi sul fatto che i siti estrattivi all’interno dei confini dell’area protetta sono in numero maggiori di quelli attivi a Carrara e che questo bella porzione di universo e le eccellenze che la compongono possono ancora essere salvate chiudendo le attività estrattive esistenti che ostacolano e danneggiano quelle economie sane che sono maggioritarie nelle Alpi Apuane. Per questi e tanti altri motivi – conclude il Presidente – coloro che amano la montagna toscana e la difendono come se fossero familiari, i comitati delle Alpi Apuane, della Valle del Serchio, della Montagna Pistoiese, dell’Alto Mugello e del Pratomagno, aspettano te per gridare forte e chiaro in faccia a chi governa la Toscana che l’ambiente montano è un bene comune fondamentale, un bene ancora più prezioso che va tutelato efficacemente in un’epoca di emergenze climatiche e di rischio idrogeologico che aumentano esponenzialmente”.

 
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