FUNIVIA: INNOCENTI, “PEZZO BUS NAVETTA INSUFFICIENTE, INVASIONE AUTO IN CAMPO IMPERATORE”

L’AQUILA – “Il Comune dell’Aquila e il Centro Turistico Gran Sasso prima hanno minimizzato e ora davanti alla fermata della funivia Fonte Cerreto continuano a mostrare trascuratezza ed è una cosiddetta ‘toppa’, e non addirittura molto colorato, quello del servizio di bus navetta sostitutivo, attivo dal 1° maggio, che non risolverà il problema, perché infatti nei giorni festivi si potranno trasportare a Campo Imperatore solo un centinaio di persone”.

Affermarlo lo è Rita Innocenzicandidato alle elezioni regionali del 10 marzo per il Partito Democratico, tra i promotori dell’assemblea pubblica “Il futuro del Gran Sasso” del 7 maggio che si è svolta presso il Centro Polifunzionale di Camarda, frazione dell’Aquila, che ha registrato un casa piena di cittadini e lavoratori della montagna.

Incontro che tra i temi al centro del dibattito prevedeva ovviamente lo stop alle corse della funivia che collega Fonte Cerreto a Campo Imperatore, dal primo maggio e per i prossimi mesi. Chiusura resa necessaria dalla sostituzione delle quattro funi, costata 4 milioni di euro, come disposto dall’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa), a seguito di ulteriori accertamenti motivati ​​da una denuncia. Contro lo stop il Comune dell’Aquila e il CTGS hanno presentato ricorso al TAR, che è stato però respinto, e si attende ora l’esito del ricorso al Consiglio di Stato. Adesso a rischio sono i 21 posti di lavoro, e i conti del Ctgs, che senza la funivia prevede una perdita compresa tra 306.000 euro e 450.654 euro fino a dicembre, e come evidenziato dall’amministratore unico, Dino Pignatellisarà fondamentale ottenere, anche senza funivia, i 920mila euro che il Comune dovrebbe pagare per la gestione in house del servizio di trasporto pubblico della funivia.

Entrando quindi nel merito del servizio di bus navetta garantito dall’AMA per un costo di oltre 200.000 euro fino a fine settembre, Innocenzi osserva: “È chiaro a tutti che due corse al mattino e due al pomeriggio da lunedì al venerdì e cinque viaggi in totale per sabato, domenica e festivi sono a dir poco insufficienti. Ogni corsa, infatti, ha una capienza di 21 posti, in quanto è certamente impossibile viaggiare in piedi per un viaggio del genere e della durata di circa un’ora in condizioni ideali e quindi in assenza di traffico, e quindi possono essere trasportati al massimo dalle 80 alle circa 100 persone complessivamente al giorno, a fronte delle centinaia e centinaia che nelle giornate estive salivano a Campo Imperatore con la funivia”.

Tra l’altro le corse sono a pagamento, 8 euro nei giorni feriali, 9 euro nei festivi, più 3 euro se portate anche la bicicletta con un prezzo assolutamente non competitivo rispetto all’utilizzo del proprio mezzo di trasporto.

“Vedo già il povero conducente che, partendo per l’ultima corsa, dovrà spiegare ai turisti in attesa alla fermata Fonte Cerreto che non può salire perché i posti sono pieni. Il risultato sarà che di fatto Campo Imperatore sarà raggiunto dalle auto, che saranno parcheggiate ovunque, ci saranno ingorghi e disagi, e la destinazione turistica sarà meno attrattiva, come dimostrano gli operatori che ne sono pienamente consapevoli e che, sulla base della loro esperienza, hanno delineato con chiarezza lo scenario che ci attende”.

Inoltre, l’amministratore unico Pignatelli nella sua relazione economica spiega come sia fondamentale, per evitare il tracollo del Ctgs, poter continuare a ricevere i 920mila euro del contributo al trasporto pubblico locale e sollecita Innocenzi: “dobbiamo chiedere di Pignatelli se ci rendessimo conto che con queste scelte questo contributo provvidenziale non potrà che andare altrove…”.

Hanno preso parte all’incontro di Camarda Stefano Arditogiornalista e scrittore, Emanuele De Simoneprofessionista del turismo freelance, Igor Antonellifondatore di Live Your Mountain, Federico Cioccatra i fondatori del Cammino del Gran Sasso, Ilaria Ianni di VadoLibera Asd e attraverso il suo contributo scritto Emanuele Valeri, cofondatore di NeveAppennino, il portale dedicato agli amanti degli sport invernali. Modera il giornalista Alessio Ludovici.

“Sarà solo il primo di altri eventi – assicura Innocenzi -, e aver registrato un’altissima partecipazione è già un’ottima notizia. Non abbiamo parlato solo di funivia, ma di tanti modi di vivere la montagna, discostandosi un po’ dal classico discorso che si concentra solo ed esclusivamente sugli impianti sciistici e sullo sci nel senso tradizionale, uno sport divenuto anch’esso elitario e difficile da praticare per molte famiglie a causa dei costi da sostenere e non solo a causa dei cambiamenti climatici che lo hanno sicuramente reso diverso da com’era anni fa. Nel dibattito non possiamo continuare a ignorare le tante attività diverse che funzionano e creano posti di lavoro, ma di cui non si parla mai. Non possiamo più permettere che le decisioni e le posizioni assunte continuino senza la consapevolezza dei problemi, senza l’ascolto di chi lavora in montagna e dei cittadini attivi che la vivono ogni giorno”.

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