Bomba day, un brindisi per disinnescarlo, fa esplodere i social – .

Bomba day, un brindisi per disinnescarlo, fa esplodere i social – .
Bomba day, un brindisi per disinnescarlo, fa esplodere i social – .

Bomba day, un brindisi per disinnescarlo, fa esplodere la cosa sui social. Quattro bollicine di spumante fecero quello che 1.300 chili di tritolo non riuscirono a fare: un’esplosione.

Le polemiche infiammano l’aria del Bomba Day

Ma solo con le parole, che tuttavia infiammano l’aria del “bomba day”, altrimenti tranquilla, anche se in via Alcide de Gasperi sei artificieri dell’Esercito stavano neutralizzando una delle più grandi bombe rinvenute sul suolo italiano, ancora attiva.

Il brindisi al disinnescare fa esplodere gli animi sui social

La polemica è esplosa in seguito alla foto pubblicata dal “Comune di Viterbo Informa” che ritrae il sindaco Chiara Frontini e il prefetto Gennaro Capo mentre festeggiano insieme ad altri la “bomba di guerra disinnescata con successo” alle 15.08.

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Critiche al Comune e alla politica

Restano ancora chiusi i cancelli della zona rossa: quello sulla rotonda della Palazzina riaprirà alle 15,23. Minuti in cui le auto fanno la fila alle transenne per tornare a casa e i commenti si infittiscono sulla foto social. Applausi agli artificieri e alla polizia, ma il resto sono solo critiche al Comune e alla politica.

Il prefetto: “Commenti comprensibili”

Il commento che riceve più like: “Invece di brindare, scopriamo se possiamo tornare a casa o aspettiamo la torta?”. Lo stesso prefetto avrebbe poi risposto alla girandola incendiaria: “Commenti comprensibili – dice – magari di persone che volevano tornare a casa, arrivate mentre stavamo già svuotando la tensostruttura CRI della base dell’aeronautica militare. Per effettuare questo sgombero in maniera pacifica non c’era altra soluzione che aspettare la riapertura dei cancelli, perché avremmo rischiato code interminabili e la nostra priorità assoluta erano le persone più fragili e delicate”. Da qui i quindici-venti minuti di “intervallo” tra la foto del brindisi e la riapertura della zona rossa.

C’è chi non ha gradito il nome dato alla bomba

A qualcun altro non è piaciuto il nome dato alla bomba: Lady Rose, in omaggio alla Santa che protesse la città quando venne sganciata e non esplose. Una scelta, peraltro, apprezzata dall’associazione dei facchini: “Ci ha fatto molto piacere che gli artificieri abbiano avuto questo pensiero nei confronti del Santa Rosa”, dice il presidente Massimo Mecarini, che spiega: “Il nome, più che la bomba, vuole, a mio avviso parere, avvertimento, indicano il fatto che quel giorno, in cui fu sganciato su Viterbo, non esplose, e che fu proprio Santa Rosa a proteggere la città. Credo che lo abbia fatto allora, e anche ieri, quando la bomba è stata disinnescata.

Il questore: “Nessun episodio critico”

L’aria frizzante sul web contrastava con l’aria piuttosto calma per le strade. «Nessun episodio critico», ha detto il questore Fausto Vinci, nemmeno il temuto saccheggio, mentre il traffico forse era addirittura più fluido di una giornata normale.

Tiziana Mancinelli

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