«L’alleanza impossibile con il Pd in ​​Piemonte. Ecco il nostro piano sanitario” – Torino News – .

«L’alleanza impossibile con il Pd in ​​Piemonte. Ecco il nostro piano sanitario” – Torino News – .
«L’alleanza impossibile con il Pd in ​​Piemonte. Ecco il nostro piano sanitario” – Torino News – .

Presidente, dopo mesi di trattative il campo ampio con il Pd in ​​Piemonte è crollato. Oggi sei a Torino, hai rimpianti?
«Abbiamo sempre ribadito che la scelta migliore era quella del “campo giusto”, che nasce dalla convergenza su temi e progetti. Le alchimie riscontrabili altrove, ad esempio in Sardegna, non potevano essere riprodotte in Piemonte perché è mancata questa convergenza su alcuni temi fondamentali, a cominciare dalla difesa della salute pubblica”.
In Piemonte, alla fine, a prevalere è stata la presidente dei 5 stelle in consiglio regionale, Sarah Disabato. Puoi raccontarci uno dei tuoi punti di forza? È una debolezza?
«Sarah è una donna con tanta energia, capace di aggregare e dotata di grande senso pratico. Spero che i piemontesi le permettano di dimostrare il suo valore”.
La sanità sarà il grande tema su cui si sfideranno i candidati alle prossime elezioni regionali piemontesi. Il Movimento Cinque Stelle ha una ricetta?
«In una Regione dove centrodestra e centrosinistra hanno svenduto pezzo per pezzo la sanità ai privati, il Movimento 5 Stelle lancerà un vero piano di rilancio della sanità che si baserà su alcuni pilastri: costruire nuovi ospedali con fondi pubblici, re-internalizzazione dei servizi in mani private, riduzione delle liste di attesa. È inaccettabile che le persone siano costrette a ricorrere alla terapia privata o, peggio, a rinunciare alle cure perché non possono permettersele”.
Stellantis. Perché all’epoca, quando lui era capo del governo, non si spingeva per introdurre una quota come hanno fatto i francesi. Lo sai che oggi, tre anni dopo, avresti raddoppiato il tuo diritto di voto?
«Lo Stato francese è azionista fin dai tempi della Peugeot, molto prima che ci fosse un accordo tra Fiat e i francesi. Ciò che conta di più è che nel dicembre 2019, sotto il mio Governo, Fiat e PSA hanno firmato un protocollo in cui si garantiva espressamente il mantenimento e lo sviluppo degli stabilimenti in Italia. Questo era ciò che contava. Purtroppo oggi l’accordo risente del comportamento di Stellantis, con il Governo Meloni che non sembra in grado di invertire la tendenza. Il Governo dovrebbe preoccuparsi di costruire un piano industriale per il Paese, sostenuto anche dal settore automobilistico. Perché poi crolleremo.”
Cosa ne pensa della polemica – tutta italiana – dei candidati alle elezioni europee che non vedranno mai il parlamento di Bruxelles?
«È una polemica tutta italiana, perché è solo italiana la malasanità di nominare politici che sanno già che non andranno mai a lavorare al Parlamento europeo. Per noi questo significa ingannare gli elettori e il Movimento 5 Stelle non lo ha mai fatto. L’inganno poi diventa doppio se a candidarsi è lo stesso presidente del Consiglio, che con un pessimo stratagemma elettorale invita addirittura i cittadini a scrivere sulla scheda il suo nome, Giorgia. In questo modo la Meloni cerca di mostrarsi vicina alla gente, ma in 19 mesi di governo cosa avete fatto per la gente?
Sondaggi. Fdi saldamente in testa, Forza Italia guadagna consensi, mentre il Pd perde colpi come la Lega di Salvini. Come si inserisce il M5s?
«Abbiamo un obiettivo chiaro per queste elezioni europee: avere un folto gruppo di parlamentari che si batterà a Bruxelles nei prossimi 5 anni, senza mai scendere a compromessi, per fermare questa folle corsa agli armamenti. Gli eurodeputati M5S saranno costruttori di pace in un mondo che scivola inesorabilmente verso una terza guerra mondiale. Lotteranno contro l’austerità, imposta dal nuovo Patto di stabilità votato anche dal nostro governo e che ci porterà tagli per 13 miliardi”.
Cosa rispondi a chi ti accusa di aver creato un mostro che divora miliardi con il Superbonus 110?
«Il ministro Giorgetti è alle prese con il Superbonus ormai da più di tre anni, quando invece il mio Governo è caduto all’inizio del 2021. Se si tratta di un aumento massiccio dei crediti d’imposta del Superbonus nel 2023, con effetto sull’annualità deficit, che è interamente a carico del Governo Meloni, è dovuto a clamorosi errori normativi e contabili del duo Meloni-Giorgetti. I decreti adottati nel 2023 sono stati un disastro, perché hanno alimentato un effetto panico che ha generato una corsa ai soccorsi. Nel triennio di maggiore applicazione, la misura ha contribuito ad aumentare il Pil di oltre il 13%, a diminuire il rapporto debito/Pil di oltre 17 punti e ad aumentare le entrate fiscali di 140 miliardi grazie alla crescita. Tutto il resto sono chiacchiere per nascondere austerità, tagli, nuove tasse e fallimenti economici dell’attuale Governo”.
Indagini, tangenti, favori dopo lo scandalo di Genova, la politica si prepara a vivere una seconda Mani Pulite?
«Siamo di fronte a un’emergenza nazionale. In Italia c’è una questione morale e un diffuso problema di corruzione e contaminazione tra politica e impresa, che colpisce tutto il Paese. È una ferita molto grave per la democrazia. Già lo scorso dicembre avevo lanciato questo allarme, ma nessuno ci ha ascoltato. La politica, invece, deve avere una spinta, un salto di dignità. Non possiamo lasciarlo rimanere indifferente. Altrimenti i cittadini non riacquisteranno più la fiducia nella classe politica e l’astensionismo continuerà a dilagare. Ma voglio dirti di più”.
Per favore.
«Ieri il governo ha voluto far naufragare la proposta di legge che ho firmato per la prima volta sul conflitto di interessi. È una cosa molto grave, soprattutto in un momento in cui dalla Puglia al Piemonte, dalla Sicilia alla Liguria è un fiorire di inchieste giudiziarie che rivelano un sistematico intreccio tra politica e impresa, cementato da corruzione e conflitti di interessi. Quella proposta serve proprio a stabilire regole del gioco più rigorose e stringenti e a rendere più trasparente e lineare l’azione politica e amministrativa. E il centrodestra sta facendo di tutto per rovinarlo”.

 
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