Una grande macelleria di Roma apre un bistrot. La Differenza della famiglia Stramaccioni arriva a San Giovanni – .

Inizia una nuova vita per la gastronomia di San Giovanni che da anni (qui in particolare da 13) è punto di riferimento del buon shopping anche fuori dai confini del quartiere. Paolo, insieme ai figli Luca e Mattia e alla moglie Sandra, ha fatto il bis: accanto alla gastronomia, infatti, esiste oggi un bistrot comunicante con la rivendita dove si mangia e si beve a pranzo, aperitivo e cena. Sull’arco della nuova sala c’è il logo della casa, il Delta greco, simbolo matematico della differenza, con intorno l’alloro, simbolo di pace e di vittoria dell’antica Roma. Nel menu ci sono le selezioni del bancone più i piatti della giovane donna Micol Mariani con la consulenza di Emanuele Cozzo di “Bistrot 64”.

Pizzicaroli da tre generazioni

«Sono nato all’interno della bottega di mio padre. Questo lavoro mi viene naturale: scovare gemme sconosciute provenienti da tutta Italia, studiare abbinamenti con altri prodotti d’eccellenza, restare a contatto con il pubblico. Ma fin dall’avvento della GDO ho pensato che per continuare la nostra professione dovevamo “fare la differenza” ed è così che è nato, progettato e cresciuto il nostro negozio”. A parlare è Paolo, classe 1961, che è nato, cresciuto e ha imparato il mestiere accanto al padre Gilberto, fondatore dell’azienda rivendita fondata nel 1958 in via Tommaso da Celano come “semplice” salumeria e si è evoluta negli anni grazie ad una continua ricerca dell’eccellenza su tutto il territorio nazionale.

Prima dietro il bancone e poi come distributore per i negozianti, Paolo ha acquisito notevoli conoscenze viaggiando in lungo e in largo per il Paese. E così, dopo l’esperienza vissuta con la sorella in un panificio-pasticceria, decide di tornare alle origini e avviare l’attività che ha sempre sentito attorno a sé, con l’obiettivo di promuovere prodotti di nicchia senza marchi commerciali. . Nasce così nel 2011 in via Magnagrecia La Differenza come la conosciamo oggi, gestito da Paolo e sua moglie con la terza generazione, Mattia e Luca, poco più che sessantenni in totale.

La nuova sede: La Differenza

Oltre alla ristrutturazione della salumeria, è stato previsto il raddoppio degli spazi con un altro spazio adiacente (che al momento “giusto” era in vendita) comunicante con il negozio e adibito a bistrot. Il portale che collega le aree è stato progettato dall’architetto Alessandra Proietti, responsabile dei lavori durati circa un anno, come un ponte, materiali e colori richiamano la natura (terra, verde, rame), le luci sono calde, i tavoli ravvicinati , il bancone e la cucina a vista al centro della scena. Il tutto per 24 posti in 40 mq più 6 posti al bancone bar, 4 al bancone affacciato sulla cucina e 10 all’esterno, in un “format” adatto anche ad eventi privati.

Cosa mangi e bevi da Differenza

Micol Mariani lavora in cucinaun giovane chef con un buon curriculum alle spalle, e il menù e l’offerta sono studiati con la consulenza del fondatore di Bistrot 64 al Flaminio, che in estate festeggerà un anno dalla riapertura dopo un lungo restyling. In sala l’intera famiglia e Alessio Grieco, maître con importanti esperienze in diverse strutture alberghiere di Roma. La proposta, che varia settimanalmente, si divide tra “snack” e “cucina”, completata dai piatti del giorno alla lavagna e diversa tra pranzo e cena. Nessun modello particolare, i piatti non sono pensati per essere antipasti o secondi ma piuttosto degustazioni da condividere. Non ci sono primi piatti ma non manca il pane del Triticum Micropanificio Agricolo, così come taglieri di salumi (San Daniele Zanini, salame rosa, mortadella Bologna, culatello di Zibello Spigaroli ecc.) e formaggi (capra di pura latte crudo, Montebore, gorgonzola mantecato allo Champagne, Perla di Ol Sciur, ovvero gorgonzola di capra raffinato con petali di rosa e bacche, pralina di cioccolato bianco realizzato dallo stesso Paolo Stramaccioni).

I piatti sono ovviamente frutto della sinergia con il banco: tartare di manzo con gorgonzola naturale e fondo bruno fatto in casa; carciofi grigliati e al forno (provenienti dalle conserve a marchio “La Differenza”), pecorino romano DOP e polvere di liquirizia; giardiniera fatta in casa e burrata di Andria. Dolci classici, tutti fatti in casa, come lo zabaione, la pannacotta, il tiramisù. La selezione dei vini comprende circa 200 etichette naturali e tradizionali, tutti piccoli produttori italiani, francesi, spagnoli, tedeschi e croatioltre a un piccolo blend di grandi classici dove il focus è sui vermouth, come l’italiano “Controcorrente”, il primo vermouth naturale in Italia.

 
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