un treno che accelera del 30% ogni anno (e varrà miliardi) – Lavocedialba.it – .

Ora che Torino tagliato il nastro (venerdì scorso) del Centro nazionale dedicato all’automotive e all’aerospaziale, cammino del territorio versointelligenza artificiale.

Anche per questo Confindustria Piemonte ha voluto puntare i riflettori sugli effetti che la rivoluzione dell’IA potrebbe avere in particolare sul mondo degli affari. Lo ha fatto in collaborazione con Anitec-Assinform, Digital Innovation Hub e Fondazione Piemonte Innova.

In Piemonte una crescita del 67% entro l’anno

Si tratta di un mercato, quello dell’AI, che nel 2023 in Italia era stimato in 570 milioni di euro con un tasso di crescita di oltre il 30%. Un ritmo che prosegue anche nel 2024 e che lascia intravedere il traguardo di 1,2 miliardi di euro al 2026. Nel 2022 il mercato dell’Intelligenza Artificiale in Piemonte ha superato i 43 milioni di euro, con un’importante prospettiva di crescita del +67,2% entro la fine del 2024, il anno in cui raggiungerà i 72,9 milioni di euro.

Per l’anno in corso il contributo dell’intero settore digitale è stimato al 4,8%. Solo in Piemonte il mercato digitale nel suo complesso sfiora i 6 miliardi di euro.

Tecnorealismo, “Il Piemonte al centro delle filiere nazionali”

Abbiamo bisogno di un approccio animato da una visione tecno-realista – commenta Marco Gaypresidente di Confindustria Piemonte e anche numero uno di Anitec-Assinnform – Ma abbiamo bisogno di un uso consapevole e costruttivo dell’intelligenza artificiale per migliorare la vita delle persone e far avanzare la società e l’economia”.

“Serve collaborazione tra pubblico e privato e l’inaugurazione della Fondazione AI4INDUSTRY è un ottimo segnale in questa direzione“. Ma con un avvertimento: “Non più avanguardia, ma presente vicino per essere parte delle filiere industriali, nazionali e globali“.

L’Ue e le regole con l’uomo al centro

Ma intanto l’Europa ha già voluto stabilire i confini, con il nuovo pacchetto di regole del recente “atto” approvato dagli organi Ue. Come conferma Vittorio Calapricedella rappresentanza in Italia della Commissione Europea: “L’AI act avrà un impatto sul futuro dell’intelligenza artificiale, da un lato per sostenere le imprese, dall’altro per garantire la centralità dell’uomo e la tutela dei diritti fondamentali“.

Sempre più veloce, sempre più economico

L’intelligenza artificiale è una disciplina che utilizza il computer per leggere i dati che abbiamo lasciato nel passato e produrre previsioni – spiega Massimo ChiriattiCTO di Lenovo Italia – ma anche testi, audio e video. Ai dati si aggiungono algoritmi e la capacità di effettuare calcoli, su software che abbiamo programmato. E col tempo i costi di queste attività stanno diminuendo, con una quantità di dati ormai fuori scala per la mente umana. Serve a stabilire una relazione tra passato e futuro“.

Ma non devi necessariamente usare l’intelligenza artificiale – Aggiunge – Dipende da quanti dati ho a disposizione e se ho bisogno di far emergere modelli e correlazioni. Naturalmente bisogna fare delle scelte sulle spese e sull’affidamento dei dati. Ma le macchine non hanno saggezza, né intenzione. Quindi non ci sostituiranno mai“.

Algoritmi muscolari e consumo energetico

Per ora, abbiamo un approccio molto vigoroso all’intelligenza artificiale, con algoritmi che hanno trilioni di parametri e richiedono molta energia. Il che ne mette in crisi la sostenibilità“, Lui dice Barbara Caputo, direttore dell’AI hub del Politecnico di Torino. “Non esiste un accesso illimitato alle attività legate all’intelligenza artificiale, perché non c’è abbastanza energia. E non solo: sono strumenti che riscaldano, quindi vanno raffreddati. E tutto viene raffreddato con acqua“.

Cirio: “AI e Salone, intelligenza artificiale e naturale insieme”

Sul tema AI, il Presidente della Regione, Alberto Cirioha sottolineato come”abbiamo lavorato molto sul risultato appena ottenuto sull’intelligenza artificiale. Nel 2020 era solo un’indicazione normativa, mentre ora è diventata realtà. Decisamente importante lo stanziamento di 20 milioni di euro l’anno. Adesso vedremo quale sarà la collocazione definitiva di una struttura che occuperà a pieno regime dalle 2 alle 300 persone. E va di pari passo con il Salone del Libro, che inizia domani e che rappresenta l’Intelligenza Naturale“.

 
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