“Non hanno ancora alzato l’argine del fiume e non sono arrivati i rimborsi, ma almeno per quel giorno abbiamo deciso di fare festa”. È Francesca Sirri a raccontare il senso della festa che hanno organizzato per sabato 18 maggio. “Tin bota, Romagna” è il nome della festa dei residenti di via Ex Tiro a Segno, la frase che, varcando i confini, regionali, nazionali e soprattutto linguistici, è diventata simbolo dell’onda di solidarietà che dopo il fango e l’acqua ha invaso le strade e le case colpite dalle esondazioni di fiumi e torrenti. Francesca Sirri è la titolare della palestra Champions River, devastata dall’alluvione: «Non abbiamo ancora ricevuto nulla – dice – hanno detto che i soldi arriveranno presto, spero che sia così. Per noi è importante essere pronti a settembre, quando inizierà la nuova stagione, per poter tornare a lavorare a pieno ritmo”.
«La festa è stata un’idea nata dai residenti dell’ex via Tiro a Segno», racconta Sirri. Un modo per vivere insieme un anniversario che per molti è ancora doloroso. Sarà una festa in strada, per chi ci abita o ci ha abitato fino a quei giorni. «Abbiamo coinvolto anche le persone che ci hanno aiutato in quei giorni e chiunque voglia venire a trovarci è il benvenuto. L’abbiamo organizzato tra di noi, ognuno porterà qualcosa e la sponsorizzazione della Centrale del Latte ci aiuta a coprire le spese”. “Porta con te una tavola, qualcosa da mangiare e da bere e soprattutto la tua felicità”, si legge nella locandina. Tra coloro che daranno il loro contributo, su tutti i fronti, compreso quello dell’allegria, c’è Sem Frontieras, associazione cesenate per la valorizzazione e promozione della cultura brasiliana, e la parrocchia di San Rocco, punto di riferimento essenziale per famiglie e volontari nelle settimane successive all’alluvione.
Per l’occasione la strada sarà chiusa al traffico per poter posizionare tavoli e sedie in strada. Si comincia alle 19 e non mancheranno musica e dj set.
