Si avvia a una conclusione infausta la vicenda Jabil di Marcianise, in quanto ormai da tempo il sito di Marcianise è in lento smantellamento. Nonostante i 250mila dipendenti nelle sue sedi globali, Jabil ha deciso di trasferire la produzione del sito di Caserta in Croazia, per evidenti risparmi sul costo del lavoro e una minore tutela del lavoro. Secondo Raffaele Paudice, della segreteria CGIL Napoli e Campania, e Sonia Oliviero, segretario generale della CGIL di Caserta: “L’industria, dopo aver acquisito le tecnologie e le professionalità del nostro territorio, lo abbandona, contribuendo in maniera decisiva alla desertificazione industriale del provincia di Caserta e Campania. Né ci è sembrato convincente il modo in cui Ministero e Invitalia ci hanno parlato delle prospettive di reinsediamento, visti anche i precedenti fallimenti ancora irrisolti”. E ancora: “Dopo mesi di silenzio, mentre siamo ancora alle prese con un fallito percorso di reindustrializzazione di SoftLab causato proprio dalla riduzione del personale voluta da Jabil, la stessa multinazionale ufficializza in un incontro al Mimit, con poche parole sufficienti , l’addio al mercato italiano e la volontà di lasciare lo stabilimento di Marcianise, definito insostenibile nel medio termine”. I lavoratori hanno organizzato una manifestazione davanti alla sede di Confindustria a Caserta per il 10 maggio mentre 420 lavoratori rischiano di perdere il lavoro per sempre. I lavoratori intendono sensibilizzare l’opinione pubblica sul delicato problema e allo stesso tempo chiedono un coinvolgimento della politica per intervenire su una questione spinosa che tiene quasi 500 famiglie sul graticcio dell’incertezza economica e occupazionale.
