Nelle ultime conferenze stampa, sempre a Picerno dopo l’amara eliminazione dai playoff, il tecnico Lamberto Zauli lo ha ripetuto più volte. Cioè, cullare l’obiettivo di agganciare la Juve Stabia al primo posto. Perché il Crotone con le due vittorie consecutive in avvio di girone e il pareggio interno con il Francavilla si erano portati a 6 punti dalla capolista Juve Stabia. Sicuramente abbiamo pensato ad un percorso migliore di quello che è successo.
Ma la settimana successiva la luce si spense. Era il 27 gennaio con i Pitagorici in campo a Cerignola, lui non era più in squadra Jacopo Petriccione ceduto al Catanzaro. Ma nonostante tutto sembrava che il gruppo avesse assorbito bene l’assenza del faro rossoblù, tanto che in Puglia chiusero il primo tempo in vantaggio per 2-0. Poi il patatrac. Un crollo a partire dal 22′ del secondo tempo che ha portato alla schiacciante sconfitta per 4-2. Dopo quella partita arrivarono quattro pareggi di fila, l’esonero di Zauli e l’arrivo di Silvio Baldini.
È tutto risolto? Niente affatto, perché con il tecnico toscano sono state quattro le sconfitte in cinque partite. Dimissioni di Baldini e rientro di Zauli ma la deriva non c’è mai stata: tre pareggi, due sconfitte e una sola vittoria con il Monopoli alla penultima giornata. «La sconfitta contro il Picerno è un po’ il risultato dell’intero girone di ritorno del Crotone», ha detto Zauli nella sala stampa del Curcio. Sì, infatti: quella giornata di ritorno giocò senza Petriccione e con i nuovi arrivati che non diedero quanto ci si aspettava.
