COMO – Il progetto di investimento Como Acqua “Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione idrica, attraverso la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti in 40 Comuni dell’ATO comasco” ha ottenuto dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), un contributo a fondo perduto di 13.653.305 euro, finanziato dall’Unione Europea attraverso il piano “NextGenerationEU”.
Per la seconda volta un progetto del Gestore Unico del Servizio Idrico Integrato della Provincia di Como è stato riconosciuto meritevole dell’assegnazione di risorse PNRR, in questo caso per la linea M2C4 – I4.2 (“Riduzione delle perdite nel reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti”).
Questo è un progetto – scritto con un approccio basato sulla conoscenza migliori pratiche internazionale – per contribuire a livello locale, rispetto alla nota criticità nazionale di elevate perdite idriche di rete (media nazionale 42,4%), al raggiungimento degli obiettivi generali della legislazione europea sull’acqua, di adattamento ai cambiamenti climatici e di regolamentazione di settore.
Nello specifico, il progetto – del valore complessivo di 21.601.705 euro, con un calendario che fissa la conclusione dei lavori entro il 30 marzo 2026 – mira a ridurre le perdite idriche in 40 comuni del comasco, attraverso un intervento suddiviso in due lotti: 1 ) digitalizzazione, modellizzazione, distrettualizzazione e monitoraggio dei flussi e delle pressioni della rete; 2) monitoraggio continuo dei volumi consegnati agli utenti finali.
Obiettivo della Società è quello di realizzare la “distrettualizzazione” della rete per un’estensione di 1.506 km, rispetto agli oltre 5.000 km complessivamente gestiti da Como Acqua, attività che consentirà di ottimizzare la gestione delle infrastrutture, con conseguente riduzione perdite e risparmi energetici, oltre ad una netta riduzione delle emissioni di gas climalteranti.
A seguito del recente aumento della dotazione finanziaria per il contrasto alle perdite idriche, il Ministero, che già aveva ammesso al finanziamento il progetto Como Acqua – senza però finanziarlo, per mancanza di fondi -, ha potuto ora assegnare il contributo disponibile per l’implemento.
“Considerando che la rete idrica nazionale risale in gran parte agli anni ’60 e che a causa di questa vetustà circa il 40% dell’acqua potabile immessa nel ciclo di distribuzione si perde lungo il percorso, la necessità di interventi strutturali è ormai inderogabile per evitare uno spreco che non possiamo più permetterci – commenta il Presidente di Como Acqua -, soprattutto considerando che i cambiamenti climatici non consentono di prevedere la futura disponibilità della risorsa”.
La lotta alle perdite idriche ha quindi un carattere fortemente “green” e il PNRR può contribuire a superare una fase molto impegnativa dal punto di vista ambientale, supportando la progettazione di un futuro diverso per le prossime generazioni.
La realizzazione dei progetti finanziati richiede impegno e Como Acqua dimostra forte determinazione in questo senso, sentendosi incoraggiata dalle istituzioni quando riconoscono concretamente il valore dei suoi obiettivi a beneficio del territorio.
