TARANTO FC – Quotidiano pugliese: Taranto, focus sul Picerno – .

TARANTO FC – Quotidiano pugliese: Taranto, focus sul Picerno – .
TARANTO FC – Quotidiano pugliese: Taranto, focus sul Picerno – .

RASSEGNA STAMPA

Articolo tratto da Giornale pugliese

Immobile? Altrove sì, a Taranto no. La partita contro il Latina – segnata a reti inviolate – è stata un regalo il passaggio al secondo turno della fase preliminare playoff, ma allo Iacovone, martedì sera, non si è disputata una partita dall’esito scontato. E Capuano, con le scelte fatte in gara, ha lanciato un segnale chiaro e inequivocabile ai suoi uomini: in campo chi offre le giuste garanzie, a prescindere dai nomi.

A sorpresa, l’anti-Taranto Latina è scesa in campo adottando il 4-3-3, un assetto che sconvolge i piani tattici dei rossoblù che, soprattutto nei primi 15′, ha incontrato qualche difficoltà di troppo e sicuramente inaspettata. Caro Capuano per non aver sbilanciato la squadra e, soprattutto, per aver aspettato la sosta promuovere misure correttive: passaggio al 3-5-2 con arretramento Luciani sulla linea difensiva, l’inserimento di un centrocampista in più (Ladinetti) e il funambolo Valigie posizionato sulla destra con il compito di attaccare la profondità. Latina pericolosa anche nella ripresa, ma almeno risponde colpo su colpo del Taranto che, anche grazie ad un provvidenziale Vannucchiè riuscito a guadagnarsi la possibilità di proseguire il cammino verso la Serie B. In sintesi: nel giro di 12 minuti Capuano è stato richiamato in panchina Kanoute e Bifulcorispettivamente capocannoniere e vice dei rossoblù, Simeri (due reti consecutive per lui) e Riggio, autore dell’Eurogoal con cui la squadra ionica ha sconfitto il Monopoli lo scorso 14 aprile. E senza tre titolarissimi e il jolly difensivo, il Taranto, paradossalmente, ha fatto molto meglio, realizzando più di qualche gol per mettere in ghiaccio la partita e, di conseguenza, la qualificazione.

In vista di sabato, quando Picerno arriverà a Iacovone (il cui allenatore Longo è una vera bestia nera per i rossoblù, ndr), non si possono quindi escludere sconvolgimenti dal punto di vista degli interpreti. Il “sospetto” divenuto poi certezza è che Taranto, ad oggi, non possa rinunciare, ad esempio, alla creatività di Valietti, cresciuta esponenzialmente nelle ultime settimane: se a sinistra la garanzia è Ferrara che però non è al top della condizione, d’altronde solo l’esterno del Genoa riesce a fare la differenza. Luciani, dal canto suo, dà maggiore sostegno al reparto difensivo e togliendolo dalla retroguardia nel primo tempo gli ha creato non pochi grattacapi. Senza dimenticare che, andando avanti, Kanoute e Bifulco non sembrano vivere una fase di forma trascendentale, né dal punto di vista fisico, né tanto meno mentale: più vivaci Orlando il che, a questo punto, mina – e non poco – la titolarità di almeno uno dei due.

Diverse scelte in discussione, ma senza creare malumori o situazioni spiacevoli nel pieno dei playoff con un gol di serie B che, nel tarantino, mancava da 12 anni. E dopo oltre un decennio, i rossoblù ripartono da uno 0-0: quello del 27 maggio 2012 qualificò la Pro alla finale
Vercelli, il clean sheet ottenuto martedì sera, ha però proiettato la squadra ionica al secondo turno della fase preliminare. Confronti impari a causa di una regolamentazione decisamente modificata e molto più “complicata”, ma quello che conta è questo Il Taranto è tra le 19 squadre rimaste in corsa (eliminare Trento,
Pro Vercelli, Lumezzane, Gubbio, Arezzo, Pontedera, Giugliano, Latina e Crotone) per guadagnarsi l’unico ed ultimo posto disponibile per la Serie B, stagione 2024/25.

 
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