Massimo Sirelli “rapito” per due giorni dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro – .


L’artista protagonista di un laboratorio con gli studenti, tra arte e applicazione pratica della creatività

09 maggio 2024 10:19

Le vie dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e Massimo Sirelli si sono incrociati. L’occasione è stata offerta dal workshop di due giorni, promosso dal docente di Graphic Design, Paolo Giosuè Genovese, che ha visto protagonista il noto artista e creativo le cui opere, illustrazioni e installazioni sono ormai diventate iconiche. D’altronde gli studenti dell’Accademia che hanno così avuto l’opportunità di incontrare un artista calabrese (Sirelli è nato a Catanzaro) che in pochi anni ha saputo “contaminare” con arte e bellezza il territorio, non solo calabrese one, building Dietro ogni opera c’è una narrazione dal grande potere comunicativo.

Così, proprio attraverso l’arte, la creatività e la comunicazione, il workshop si è svolto ponendo al centro il rapporto tra la capacità tecnica e creativa dell’artista e il contesto sociale e culturale che lo circonda, tra la creatività e le richieste dei committenti, in a Mi riferisco continuamente alla pratica quotidiana delle relazioni interpersonali che spesso ignora la teoria e forse limita la creatività: «In questi due giorni abbiamo riassunto gli asset principali dietro la nascita di un progetto, dietro la nascita di un’idea con uno scopo specifico, con un meccanismo di comunicazione, con una fruibilità del prodotto creativo – ha detto Sirelli -. E abbiamo anche cercato di riassumere il tutto in brevissimo tempo, come spesso il mondo del lavoro ci abitua a fare, anche se in totale contrasto con la creatività, con l’ideazione. La cosa molto bella e stimolante di questa esperienza è stata la condivisione del tempo: ci siamo parlati, ci siamo conosciuti e in questo tempo è avvenuto lo scambio di esperienze, domande e discussioni. Abbiamo letteralmente giocato con l’arte del doodle per avere un’agenda su cui discutere, ma la verità è che da questa esperienza sono nate tante suggestioni: i ragazzi e le ragazze hanno potuto sperimentare in prima persona quella che è la mia esperienza di vita e di lavoro portata loro all’interno del percorso di studi stanno intraprendendo».

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Sirelli è stato accolto dal direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, Virgilio Piccari: «Sono contento della presenza di Massimo Sirelli in Accademia – Egli ha detto -. Egli è la testimonianza di come la frase latina “nemo Propheta in patria”, spesso verissima, possa rivelarsi infondata. È un bellissimo esempio per i nostri studenti perché il fine ultimo dell’azione formativa che questa Accademia intende perseguire è la costruzione di basi professionali che permettano ai giovani che scelgono di studiare con noi di trovare spazio nel mondo. del lavoro calabrese, se ne hanno voglia, contribuendo così a contaminare la nostra regione con nuova bellezza ed entusiasmo».

 
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