Inter, ‘formula Frattesi’ per Gudmundsson. Perché per Genova conviene|Primapagina

A casa Inter, Inzaghi e Ausilio continuano a respingere la palla l’uno nel campo dell’altro, con il primo che grida un quinto attaccante da inserire nell’organico e il secondo che ribadisce la non necessità di acquistarlo dal mercato. Il tutto senza mai negare il come Albert Gudmundssonun attaccante rivelazione Genova questa stagione è davvero apprezzata da tutto il club, anche dallo stesso ds che oggi smentisce l’accordo. Con il club rossoblù l’unica strada da percorrere oggi c’è un’operazione “Fratesi”. il che, proprio come accaduto al Sassuolo con il centrocampista italiano, potrebbe rivelarsi vantaggioso anche per lo stesso club genovese.


LA “FORMULA FRATTESI” –
Per capire perché conviene al Genoa, però, bisogna prima spiegare questa particolare formula utilizzata dall’Inter per portare in nerazzurro il centrocampista italiano classe 1999. L’affare tra i nerazzurri e il Sassuolo è stato concluso la scorsa estate e ufficializzato lo scorso 8 luglio con questa formula: Prestito da 6 milioni di euro con obbligo di riscatto condizionato a 27 milioni più 5 milioni di bonus. Analizzando più approfonditamente il bilancio del club nerazzurro chiuso al 30 giugno 2023 e approvato lo scorso ottobre, sono emerse le condizioni che hanno portato a far scattare l’obbligo e quindi a far realizzare al Sassuolo una significativa plusvalenza in bilancio: “L’accordo valido per la stagione sportiva 2023-24 prevede che la Capogruppo sia tenuta ad effettuare l’acquisto definitivo al verificarsi di determinate condizioni successivamente alla data del 2 febbraio 2024”. Quella condizione è stata la prima rimarcata dal club dopo quella data e la cifra finale supererà i 38 milioni tra quota fissa e bonus.

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LA DATA DEL 2 FEBBRAIO – Perché questa manovra di mercato viene utilizzata così spesso dal club nerazzurro? L’Inter rinvia spesso, nelle trattative concluse in prestito e soprattutto in terra italiana, la data del riscatto ufficiale di un obbligo condizionale oltre la chiusura del mercato invernale. Il motivo è da un lato legato alla volontà/necessità di mantenere basso il costo del cartellino su base annua nel “mercato interno”, dall’altro dà all’azienda la possibilità di posticipare il calcolo dei costi ammortamento sul budget successivo e, quindi, contenere l’incidenza dell’acquisto sul costo annuale della rosa.

PERCHÉ È ADATTO A GENOVA? – Ma perché questa formula, che sembra vantaggiosa solo per il club nerazzurro, potrebbe andare bene anche per il Genoa nell’ipotetico affare Gudmundsson? La risposta sta proprio in quella data, 2 febbraio nella particolare tipologia del bilancio del Grifone che, proprio come il Sassuolo, chiude i conti non nel giugno successivo all’andamento dell’anno sportivo, ma al 31 dicembre successivo all’anno solare. Anche Genova ha lanciato lo scorso anno un piano di ristrutturazione del debito in 10 anni con l’erario a cifre crescenti 70 milioni di euro e, infatti, è nella condizione di dover generare profitti su base annua per continuare questo viaggio senza intoppi.

RINVIATO PIÙ – Uun super bonifico all’anno è quindi l’idea di base che porta avanti il ​​mercato del Genoa, ma non su un anno sportivo, bensì su un anno solare. Non è un dettaglio da poco visto che il club rossoblù lo scorso gennaio aveva già realizzato un grosso guadagno con la cessione di Radu Dragusin al Tottenham per 24 milioni di euro più 6 milioni di bonus più Spence in cambio. In questo anno solare 2024, infatti, il Genoa non è più nella condizione di dover generare reddito, ma di poterlo fare. Viceversa, nel 2025 la situazione potrebbe ripresentarsi salvo diverso intervento della proprietà. Ed è qui che entra in gioco la “formula Frattesi” per l’Inter.

IDEA REALE – L’Inter, garantendosi l’obbligo di riscatto condizionato al primo punto dopo la chiusura del mercato invernale 2024/25, sposterebbe infatti il ​​riscatto all’anno solare 2025 e quindi l’esborso e quindi la plusvalenza da iscrivere nel bilancio del Genoa che non sarebbe più quello che termina il 31 dicembre 2024 (quello di Dragusin) ma quello successivo che si chiuderà il 31 dicembre 2025. Inoltre, inserendo nell’affare una contropartita tecnica, il club nerazzurro si garantirebbe anche il “credito” nei conti di mercato della Lega Serie A per avere il via libera al pagamento del prestito iniziale e fissare il prezzo del riscatto, sulla carta, il più vicino possibile alle cifre richieste dal Genoa. C’è un piano, l’Inter vorrà davvero seguirlo?

 
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